“Il sindaco di Ladispoli è un medico. E la sua professione, tra gli altri doveri, gli impone di inserirsi, ed autorevolmente, nell’attuale dibattito sul riordino della sanità nel Lazio che è uno dei punti forti del programma della nuova Amministrazione targata Nicola Zingaretti. Un processo difficile e complicato dalle molteplicità degli ambiti di intervento che però nelle strategie del Governatore,ha già alcune innovazioni in cantiere tra le quali spicca l’istituzione in tempi rapidi delle Case della Salute”. E’ quanto si legge in una nota del Comune di Ladispoli.
“E’ una delle possibilità potenzialmente vincenti – commenta Crescenzo Paliotta – che può colmare il gap attualmente esistente tra domanda (crescente) ed offerta (calante) di attività assistenziali pubbliche specialmente per particolari categorie di utenza. Le Case della Salute saranno collegate “con le strutture di ricovero pubbliche e private accreditate, con le Unità di Cure Primarie esterne alla struttura, con le farmacie pubbliche e private e con gli altri presidi presenti sul territorio per garantire
un’offerta di servizi tale da assicurare l’efficace presa in carico dei cittadini e il coordinamento delle risposte da garantire loro”.
“Un progetto ormai in avanzata fase di realizzazione – prosegue il Sindaco di Ladispoli – che sembra tagliato quasi appositamente per un territorio come il nostro, studiato per agevolare la ‘mission’ di Aziende Sanitarie geograficamente diffuse come la nostra , e bacini sanitari come i nostri con preoccupanti percentuali
ospedaliere di posti letto/abitanti (0,7/1000 contro le 4,7/1000 di Roma). Le Case della Salute in effetti, come spiegano dalla Regione Lazio, ‘…saranno l’alternativa alle file in Pronto soccorso. In ospedale si va per emergenze vere, non per piccole patologie. Ma oggi un’alternativa al Pronto soccorso non c`è. Perciò le Case della Salute combatteranno l’impoverimento della sanità prodotto dalle chiusure di reparti, servizi e ospedali, consumate in questi anni. Poi ci sarà l’integrazione con i servizi sociali: le famiglie riceveranno assistenza in un solo posto, senza dover bussare a tante porte diverse come accade ancora oggi”.
“In questo senso – interviene il delegato alla salute di Ladispoli, Amico Gandini – Ladispoli e Cerveteri potrebbero disporre da subito di spazi da destinare alla apertura della prima Casa della Salute della ASL ROMA F: un Poliambulatorio distrettuale ben collegato dal punto di vista viario, in cui già funziona una Guardia Medica, in cui è già presente un Centro Prelievi collegato telematicamente con il Laboratorio Analisi dell’Ospedale di Bracciano, e con una sezione di Radiologia anch’essa interconnessa digitalmente con la Radiologia dell’Ospedale più vicino. In un distretto che normalmente ‘serve circa 80mila utenti e che d’estate vede picchi anche di 200mila, non è poi così azzardato dire che una Casa della Salute rappresenterebbe un’ottima soluzione. Spiega ancora la Regione Lazio che ‘…le Case della Salute si caratterizzeranno
per modalità di lavoro integrate e, a tal fine, verranno costituite equipe multiprofessionali e multidisciplinari per ‘coordinare i processi clinico assistenziali organizzando il lavoro in funzione dell’integrazione dell’intervento, condividendo finalità, modalità organizzative, ripartizione del lavoro e attività di coordinamento”. Dell’equipe faranno parte tutte le figure professionali, sanitarie e sociali, che intervengono nel trattare un determinato paziente.’”
“Nei prossimi giorni – conclude Paliotta – chiederò un incontro al Direttore Generale della ASL Roma F, il dott. Quintavalle,, che da anni conosce bene questo nostro territorio e le sue problematiche. Da sempre ha dimostrato una sensibilità autentica finalizzata alla risoluzione dei problemi e con lui abbiamo sempre intrapreso buone iniziative e significative collaborazioni: illustrerò questa mia idea suffragata da tanti riscontri obiettivi e sono fiducioso già fin d’ora che potremo esaminarne insieme la
fattibilità”.