23 Novembre, 2024
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Lazio, Melilli nuovo segretario regionale del PD

“Sono abbastanza soddisfatto, anche se c’è stato un forte calo dell’affluenza in particolare nelle grandi città, nell’interland e nelle piccole realtà dove il rapporto è più diretto l’affluenza è stata buona”. Lo afferma all’Adnkronos, Fabio Melilli, neo eletto segretario Pd del Lazio, che ha registrato una netta vittoria in tutte le province della Regione, raggiungendo un picco dell’80% nella provincia di Rieti, dove ha ricoperto la carica di presidente.

L’ex presidente della Provincia di Rieti, 56enne originario di Poggio Moiano, laureato in Giurisprudenza, renziano vicino ad Areadem, è ben oltre il 60 per cento. Al secondo posto si è invece attestata Lorenza Bonaccorsi (renziana “della prima ora”) , seguita dal giovane civatiano Marco Guglielmo.

Ma il dato che colpisce di più in questa consultazione è quello dell’affluenza, drasticamente precipitata dai 120 mila del 2002 ai quasi 50 mila di quest’anno. A picco i votanti a Roma: nel 2002, quando uscì vincitore con oltre l’80 per cento Enrico Gasbarra, nella Capitale andarono a votare 40 mila persone. Quest’anno sarebbero appena 12 mila, meno di un terzo. Crollo anche rispetto a dicembre quando con le primarie che incoronarono Matteo Renzi a segretario del partito democratico nella sola Capitale andarono ad esprimere la propria preferenza in 150 mila.

A Roma Melilli è primo anche se, stando ai dati ancora parziali, si starebbe attestando su percentuali più basse rispetto al resto del territorio: oscillerebbe attorno al 50 per cento, con una buona prestazione di Bonaccorsi, attorno al 37 per cento e Guglielmo al 13. In provincia di Roma, invece, e dunque escludendo Roma città, l’affluenza è stata di oltre 17 mila persone, con Melilli nettamente sopra al 65,4, Bonaccorsi al 22,8 e Guglielmo all’11,8. Attorno a Melilli, che è stato anche presidente dell’Unione Province Italiane, si è raccolto un ampio schieramento: oltre ai franceschiniani, hanno votato per lui anche la minoranza cuperliana e i Giovani turchi; per Melilli si sono schierati anche un tris di “grandi elettori” laziali come Goffredo Bettini, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti e il segretario romano Lionello Cosentino, mentre il sindaco Ignazio Marino non ha voluto rivelare su quale nome ha messo la croce. Per Bonaccorsi, deputata e sostenitrice del sindaco di Firenze dai suoi esordi, l’appoggio invece dei Popolari, di Paolo Gentiloni e del viterbese Giuseppe Fioroni.

Fabio Melilli è membro della Commissione Bilancio della Camera e della Commissione sull’attuazione del federalismo fiscale. La sua carriera politica lo ha visto anche nel ruolo di consigliere comunale e poi in quello di sindaco del Comune di Poggio Moiano. E’ stato eletto presidente dell’Unione delle Province d’Italia e ha avuto anche l’incarico di presidente del consiglio delle autonomie locali della regione Lazio. Membro della direzione nazionale del Partito Democratico, della segreteria nazionale e presidente dell’assemblea regionale.

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