La commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Enrico Panunzi (Pd), ha dato parere favorevole a maggioranza a tre schemi di delibera della giunta regionale che riguardano l’apertura di altrettante nuove cave.
In dettaglio si tratta di due siti per l’estrazione di basalto nel territorio di Roma, il primo in località Prato Mentuccia, il secondo a Riserva di Casaccia e di un sito per l’estrazione di travertino a Vasanello (Viterbo).
Per diventare effettive le autorizzazioni, che hanno durata dieci anni, dovranno avere il parere della commissione Attività estrattive per poi tornare in Giunta regionale per l’approvazione definitiva. Rinviato, infine, l’esame di una quarta autorizzazione che riguarda il comune di Pomezia, su richiesta della la consigliera Valentina Corrado (M5S), subito accolta da presidente.
Intervenendo nel dibattito generale, Devid Porrello (M5S) ha spiegato che la legge prevede un iter differente, visto che è in vigore il Piano regionale delle attività estrattive e mancano ancora i piani provinciali.
Per Cristiana Avenali (Per il Lazio) serve un ragionamento complessivo di programmazione prima di procedere all’autorizzazione di ulteriori cave. D’accordo anche Mario Ciarla (Pd) secondo il quale le commissioni devono poter avere a disposizione una documentazione più completa. Giancarlo Righini (FdI) ha sottolineato come nella documentazione fornita ai consiglieri manchi la documentazione relativa alle prescrizioni collegate ai pareri forniti sulle concessioni. D’accordo anche Giuseppe Simeone (Pdl-FI), secondo il quale “noi esprimiamo un parere vincolante e dunque dobbiamo avere un fascicolo completo”.
Il presidente Enrico Panunzi ha spiegato che le norme non impediscono di autorizzare nuove attività in attesa dell’approvazione dei piani provinciali: “Dobbiamo essere rigorosi – ha dichiarato – ma garantire al tempo stesso lo sblocco di provvedimenti importanti, soprattutto in una fase così delicata dal punto di vista economico”.