Nella sala polifunzionale dell’Istituto Comprensivo di Campagnano di Roma gli studenti si sono confrontati con Giacomo D’Arrigo – Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale Giovani e componente dell’Ufficio di Presidenza dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani – autore del volume “L’Italia cambiata dai ragazzini”.
Hanno partecipato il Sindaco e il Segretario Generale del Comune di Campagnano di Roma, Francesco Mazzei e Tindaro Camelia, i sindaci di Caprarola Eugenio Stelliferi e di Ronciglione Alessandro Giovagnoli.
Ad aprire la presentazione dell’autore il Segretario Generale del Comune di Campagnano di Roma Tindaro Camelia. Il Sindaco Mazzei ha poi ringraziato gli insegnanti presenti per il loro lavoro di approfondimento culturale e di promozione della lettura. Quindi ha introdotto i temi centrali dell’opera di D’Arrigo invitando i ragazzi a rendersi protagonisti delle loro idee, ad elaborarle e sottoporle con insistenza ai sindaci e agli amministratori mettendo in primo piano la mera protesta a forme di convinta proposta: “democrazia e libertà vanno conquistate e difese ogni giorno; per fare ciò – ha proseguito Mazzei – sono necessari impegno e partecipazione”.
Il Sindaco di Ronciglione Alessandro Giovagnoli ha illustrato le principali difficoltà economico-finanziarie che gli amministratori incontrano quotidianamente nel corso del loro mandato ma ha anche parlato della soddisfazione che essi provano quando riescono a coinvolgere nei loro programmi i cittadini ed, in particolare, i giovani. Proprio in favore dei giovani ha proposto di programmare per il prossimo futuro delle iniziative di “gemellaggio” fra le scuole dei tre comuni.
Il Sindaco di Caprarola, Eugenio Stelliferi, ha presentato l’importante sito storico di Palazzo Farnese, invitando i presenti a visitare Caprarola.
Giacomo D’Arrigo, fondatore di ANCI Giovane e, dal 2009, componente dell’Ufficio Presidenza dell’Anci, ha risposto ai giovani e agli insegnanti parlando dell'”Italia cambiata dai ragazzini”, spiegando che “la bravura delle nuove leve non proviene solo dalla loro giovane età, ma dalla capacità di realizzare idee e percorsi nuovi. Ha parlato di una vastissima e silenziosa generazione, che ogni giorno percorre l’idea della politica come funzione sociale insostituibile, sapendo coniugare senso della gestione a un più grande senso della visione per le proprie comunità. Ha aggiunto che gli amministratori locali sono cittadini che hanno scelto di dedicare una porzione del loro tempo al territorio e al bene comune. I più giovani tra loro sono le forze più fresche e innovative e contribuiscono in maniera determinante al cambiamento dei e nei Comuni. Le parole “giovani” e “giovare” hanno la stessa radice. L’approccio con cui molti giovani decidono di impegnarsi nei Comuni è proprio questo: di giovare, di essere utili , di essere portatori di cambiamento.