23 Dicembre, 2024
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Elezioni Europee. Cosa e come si vota il 25 maggio!

Le elezioni europee del 2014 si terranno in tutti i 28 stati membri dell’Unione europea tra il 22 e il 25 maggio, come deciso unanimemente dal Consiglio dell’Unione europea. Saranno le ottave elezioni per il Parlamento europeo che si tengono dal 1979 e le prime a cui partecipa la Croazia insieme agli altri stati membri.

Il Trattato di Lisbona prevede che il parlamento europeo debba eleggere il presidente della commissione europea, capo dell’Esecutivo Europeo, sulla base di una proposta fatta dal Consiglio europeo, prendendo in considerazione le elezioni europee. Queste disposizioni vengono per la prima volta applicate durante le elezioni europee del 2014.
I maggiori partiti hanno designato un candidato al ruolo di presidente. I candidati sono Jean-Claude Juncker per il Gruppo del Partito Popolare Europeo, Ska Keller per i Verdi Europei – Alleanza Libera Europea, Martin Schulz per l’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, Alexis Tsipras per la Sinistra Unitaria Europea – Sinistra Verde Nordica e Guy Verhofstadt per l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa.

Sono 751 gli eurodeputati che l’Europa dovrà eleggere. In Italia si vota solo nella giornata di domenica 25, dalle ore 7 alle 23. Il sistema elettorale vigente è quello proporzionale. In sostanza i 73 seggi spettanti all’Italia, divisi tra le circoscrizioni in base al numero di abitanti risultante dall’ultimo censimento della popolazione, saranno individuati proporzionalmente ai voti ricevuti. I partiti che non riusciranno a raggiungere la soglia del 4% non avranno rappresentanti nell’europarlamento. Il territorio italiano risulta suddiviso in 5 circoscrizioni. Il Nord-Est (14 seggi), il Nord-Ovest (20), il Centro (14), il Sud (17) e le Isole (8).
Hanno diritto al voto i cittadini dai 18 anni in su. Mentre sono eleggibili tutti quelli che hanno compiuto 25 anni. Chi si reca alle urne riceve una scheda di colore diverso a seconda della circoscrizione di appartenenza e deve scegliere la lista cui dare il voto facendo un segno sul simbolo. Si possono esprimere fino a tre preferenze, scrivendo il nome dei candidati prescelti negli spazi accanto al simbolo.

Una notazione particolare va riservata alle cosiddette quote rosa. Il parlamento ha previsto infatti una norma che avrà pieno vigore solo nel 2019. Nel frattempo però esplicherà effetti parziali anche in occasione del voto del 25 maggio. Se si esprimeranno tre preferenze, una dovrà essere data a un candidato di sesso diverso. Se tutt’e tre le preferenze dovessero andare a candidati dello stesso sesso la terza preferenza verrà annullata.

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