Inaspettata visita degli “Sposi Etruschi” al Palazzo delle Esposizioni, alla mostra a loro dedicata.
Dopo il recente flash mob davanti alla Procura di Civitavecchia – a sostegno degli inquirenti che indagano sulle irregolarità della vicenda Cupinoro – nuovo flash mob dei comitati a Roma. I cittadini hanno scelto questa forma di protesta per informare sullo scellerato progetto di realizzare un polo industriale dei rifiuti vicino alla necropoli Etrusca della Banditaccia, patrimonio Unesco, territorio da cui proviene il famoso sarcofago degli Sposi esposto nella mostra ‘Gli Etruschi e il Mediterraneo’ proprio in questi giorni.
La decisione ora è nelle mani del governo italiano. La Regione Lazio – sostenitrice del progetto – ha infatti rimandato la decisione alla presidenza del Consiglio dei Ministri cercando di scavalcare il parere negativo e autorevole del Ministero dei Beni e delle Attività CulturaIi e del Turismo, più volte ribadito. L’amministratore unico della Bracciano Ambiente, società titolare del progetto, si è rivolto addirittura al Presidente Napolitano, affinché si esprima sulla controversia.
Vicina alla necropoli della Banditaccia e al lago di Bracciano, Cupinoro è nata come discarica abusiva in una zona di grande pregio, soggetta a vincoli in quanto ZPS (Zona a Protezione Speciale), usi civici e vincoli archeologici. Ora è una montagna di rifiuti e veleni alta 80 metri, visibile a grande distanza. La scelta del governo condannerebbe tutto il territorio a un futuro di degrado. Il progetto prevede infatti la realizzazione di impianti di grandi dimensioni – TMB da 135.000 ton e centrale a biogas da 33.000 ton – fortemente inquinanti e ad alto impatto paesaggistico.
I comitati esprimono un fermo no ad un progetto che minaccia la salute dei cittadini, l’economia della zona e ogni principio di salvaguardia ambientale, in spregio alle naturali vocazioni agricole e turistiche del territorio.
Comitato Bracciano Stop Discarica