La Direzione del Partito Democratico della Provincia di Roma, in relazione alla proposta dei Piani Operativi presentati dalla Struttura Commissariale della Regione Lazio, che prevede la riorganizzazione e/o riconversione degli Ospedali “SS Gonfalone” di Monterotondo, “Arnaldo Angelucci” di Subiaco e “ Padre Pio” di Bracciano esprime una forte preoccupazione per la messa in discussione del mantenimento dei livelli essenziali di assistenza nei territori interessati, anche considerato che con la eliminazione di fatto dei posti letto per acuti si violerebbe il rapporto posti/letto per mille abitanti previsto dalla Legge 135 del 2012 al livello di 3,7, sia nella Asl RM/F di Civitavecchia che comprende il nosocomio di Bracciano, dove scenderebbe al di sotto degli attuali 0,7 posti letto per mille abitanti, sia nella Asl RM/G di Tivoli che comprende l’Ospedale di Monterotondo, dove nell’area che sostiene un’utenza di circa 270000 abitanti si scenderebbe ulteriormente al di sotto degli attuali 0,69 posti letto per mille abitanti, e l’ospedale di Subiaco nel quale tale rapporto è attualmente di 0,9.
Si raccomanda alla Struttura Commissariale Regionale, di tenere nel debito conto che il taglio dei posti letto negli Ospedali dei Comuni della cintura metropolitana, vedrebbe aumentare fortemente le enormi difficoltà di ricezione dei Pronto Soccorsi degli ospedali romani che vedrebbero ulteriormente aumentare gli accessi, in una situazione evidentemente già al collasso .
Si richiama la necessità di mantenere e anzi possibilmente potenziare, come previsto nel Piano Sanitario Regione Lazio DCA n.87 del 18.12.2009, laddove ci sia la disponibilità residenziale della struttura, gli Ospedali dei territori, tenendo anche presente che sono state emesse delle sentenze definitive dalla giustizia amministrativa che prevedono l’annullamento parziale del DCA 80/10 nella parte in cui si prevedeva la riconversione.
Si rammenta in ultimo che molti cittadini hanno scelto negli ultimi anni di andare a vivere in provincia lasciando la grande metropoli e pertanto si ritiene necessario che la programmazione sanitaria si adoperi per mantenere un equilibrato livello essenziale di assistenza dove la popolazione cresce in modo tale che i cittadini si sentano tutti garantiti relativamente ad un diritto inalienabile quale quello della salute.
Si paventa il rischio di privare i cittadini di un area vasta interdistrettuale, interaziendale e interprovinciale, com’è quella servita dall’Ospedale di Monterotondo, di un punto nascite e della chirurgia d’urgenza necessari a garantire i LEA, sovraccaricando le strutture dell’area romana già in notevole difficoltà.
Si sottolinea la specificità dell’ospedale di Subiaco e di un’area montana come quella dell’alta valle dell’Aniene, che verrebbe privata dell’unica struttura in grado di garantire un’offerta ospedaliera.
Si pone l’accento sull’area servita dall’Ospedale di Bracciano inserita in una Asl con il numero di posti letto per mille abitanti più basso della Regione Lazio, e dei disagi che deriverebbero ai cittadini ulteriormente privati di una struttura fondamentale.
Si chiede pertanto, anche considerato l’aumento delle risorse derivante dal ricalcolo della popolazione (circa 350 mila abitanti in più nella Regione Lazio) con il conseguente sblocco di 400 milioni di euro si chiede di poter destinare parte di tali risorse al superamento delle criticità espresse.
Tutto ciò premesso si chiede un incontro al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti con le rappresentanze istituzionali e politiche delle comunità locali.