Riceviamo e pubblichiamo così come ci è pervenuto il comunicato di “Gruppo di Studio Ambiente e Salute”.
Il prossimo 15 luglio il futuro di Cupinoro è all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri.
Si deciderà se chiudere definitivamente, bonificare e sanare, o se invece far riaprire la discarica e far ripartire i progetti di ampliamento per la nuova Malagrotta, con megaimpianti e biogas, in una discarica che da oltre 20 anni accumula rifiuti indifferenziati, che tracima percolato, che è stata chiusa perché inquinante, insalubre, irregolare, illegale, gestita con illeciti penali e amministrativi oggetto d’inchiesta della Magistratura.
Si vogliono cancellare i ricorsi e gli appelli legali, le regole europee, le tutele del paesaggio e del patrimonio artistico, i vincoli degli usi civici, i diritti alla salute reclamati dai cittadini, le possibilità di sviluppo e attività economica legate a turismo, agricoltura, tutela dell’ambiente.
Si continua con la strategia dell’emergenza, che si ripete da anni a danno di Ambiente e Salute e a vantaggio di chi dei rifiuti fa una risorsa e una ricchezza. Si continua ad alimentare il business dei rifiuti quando l’alternativa per una gestione del ciclo di rifiuti c’è, e viene continuamente negata o ritardata, perché dietro al linguaggio mistificato e “green” c’è la volontà di continuare a produrre rifiuti, perché non si vuole agire sul problema, ma alimentare le bio-truffe a spese dei cittadini.
Nessun cittadino, nessun genitore, nessun medico, nessun amministratore può restare indifferente.
Il momento di far sentire la voce è questo.
Presidio al Tribunale di Civitavecchia, sabato 12 luglio ore 9.30.