23 Dicembre, 2024
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Tornano in luce le mura di Pyrgi

pirgi1Grazie all’intervento curato dai volontari per i beni culturali del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite (GATC), svolto in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale, è tornato in luce l’intero circuito murario in opera poligonale del castrum romano di Pyrgi. Circa 500 metri di mura sono ora nuovamente visibili e possono essere ammirate dai visitatori, dopo che sono state ripulite dalla coltre di rovi e di immondizie che l’avevano sepolte negli ultimi anni. Il circuito costruito in grandi blocchi di pietra calcarea messi in opera a secco conserva ancora i resti di ben tre delle quattro porte originali dalle quali uscivano le strade rivolte verso le altre colonie romane del territorio Alsium in direzione dell’attuale Palo Laziale di Ladispoli e Castrum Novum a Santa Marinella; la porta nord era rivolta alla via Aurelia che veniva raggiunta con un breve diverticolo. Resta invece ancora sepolta e sconosciuta la porta affacciata sul mare che dava accesso al porto antistante la città. Il muro era spesso circa 3 metri e altro forse più di 8/10, liscio verso l’esterno e contraffortato all’interno da un alto agger di terra. Sulla sommità doveva trovarsi un parapetto merlato di tufo, alcuni resti del quale sono ancora visibili nell’intercapedine della Casa della Legnaia all’interno del Castello di Santa Severa. Il percorso delle mura è ora ben visibile e può essere riscoperto con una breve passeggiata a partire dalla spiaggia del castello.

Entusiasta del lavoro svolto dai volontari del GATC la Dott.ssa Rossella Zaccagnini funzionaria archeologa per il territorio della Soprintendenza Archeologica per l’Etruria che insieme alla Soprintendente Dott.ssa Alfonsina Russo ha pubblicamente ringraziato l’Associazione in occasione della cerimonia svolta per il 50° anno dalla scoperta della lamine d’oro di Pyrgi., alla presenza degli ambasciatori di Tunisia e del Libano, paesi eredi dell’antico popolo fenicio che era in stretti contatti con gli etruschi di Pyrgi, del sindaco di Santa Marinella Roberto Bacheca e del vicesindaco Carlo Pisacane. Grande soddisfazione per il presidente del GATC Renato Tiberti e per il direttore del Museo Civico Dott. Flavio Enei che ha seguito da vicino l’attività del gruppo di lavoro coordinato da Gianfranco Pasanise.

Ora l’intera area archeologica delle mura pyrgensi sarà mantenuta pulita dai volontari in forma permanente con il prezioso ausilio di Gabriele Mirai che, come socio GATC, da oltre un anno nell’indifferenza generale sta mantenendo pulito il Castello di Santa Severa e i suoi dintorni per semplice amore delle cose che appartengono a tutti.
Il Castrum di Pyrgi, costruito nel III secolo a.C. dai romani per controllare il territorio etrusco ceretano da poco acquisito e l’importante sito portuale aperto sul Mediterraneo, torna finalmente alla pubblica fruibilità. Un altro pezzo importante del patrimonio storico-archeologico di Santa Marinella è stato recuperato e valorizzato grazie all’opera della benemerita Associazione di volontariato culturale che, con circa 300 soci iscritti, da oltre 15 anni è attiva sul territorio con iniziative di ricerca, tutela e valorizzazione dei nostri beni culturali.

Ma i volontari non sono mai troppi! Chi avesse voglia partecipare direttamente alle attività o intenda comunque sostenere l’Associazione, può telefonare al numero 0766.571727, scrivere all’indirizzo email segreteria@gatc.it.

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