Al Rione “La Valle” un gruppo di volontari organizza la “1^ Sagra del fregnaccio”.
Anguillara Sabazia ha alle sue spalle una storia millenaria pregna di accadimenti e di vestigia degne di nota. Una di queste sono i rioni in cui è suddiviso il paese. I rioni sono stati per molto tempo un vero e proprio punto di riferimento per gli abitanti; si sosteneva con orgoglio di appartenere a uno dei quattro rioni storici (La Valle, Il Castello, San Francesco, La Stazione e, ultimo arrivato, Il Marchione) e si combatteva per difendere il proprio territorio a suon di sassaiole e bastonate. Ora quei tempi sono passati, i rioni di oggi si scontrano a suon di corse di cavalli o partite di pallone. Ma anche queste ultime manifestazioni stanno lentamente scemando forse perché, con l’avvento delle nuove generazioni, si è persa parte di quella importante memoria storica che costituisce, o almeno dovrebbe, il nostro presente.
Consci di questo, un gruppo di “avallanesi” (questo il nome dei residenti nel rione la Valle), ha deciso di rispolverare le vecchie tradizioni, consapevoli che “il passato è una base che, attraverso il filtro del presente, ci prepara al futuro”; per far rivivere il rione, che tanto ha dato alla cultura di chi ci ha preceduto, questo gruppo ha deciso di intraprendere diverse iniziative atte a spolverare le vecchie tradizioni (vera base culturale della vita di una comunità), per far rifiorire i ricordi in coloro che del rione hanno fatto la storia e verso le nuove generazioni che non debbono assolutamente dimenticare le loro origini culturali. La prima di queste iniziative sarà la “1^ Sagra del Fregnaccio” che si svolgerà a Piazza del Lavatoio il 26 e 27 luglio. Il classico “fregnaccio”, condito con formaggio pecorino o parmigiano o con la cioccolata e accompagnato da un buon bicchiere di vino locale, sarà proposto a prezzi veramente popolari ai visitatori. Il tutto accompagnato da varie manifestazioni e da buona musica.
Questa è solo la prima iniziativa che gli “avallanesi” intendono intraprendere, ne seguiranno altre, tutte atte a far rivivere quella storia e quelle tradizioni che oggi ci permettono orgogliosamente di dire “io sono avallanese !!!”.
Maurizio Mattioli