12 Novembre, 2024
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Animalisti e ambientalisti di Cerveteri e Ladispoli in piazza sabato 9 agosto

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di “Le associazioni ed il volontariato animalista dei Comuni di Ladispoli e Cerveteri”.

Sabato 9 Agosto alle ore 18.30 le associazioni animaliste ed ambientaliste insieme ai tanti volontari dei Comuni di Cerveteri e Ladispoli scenderanno in piazza per un’importante manifestazione di sensibilizzazione nei confronti della tutela e dei diritti degli animali, ma anche e soprattutto per testimoniare il grave senso di abbandono da parte delle istituzioni di cui è vittima il volontariato stesso.
Simbolicamente è stata scelta come punto di incontro è principio della manifestazione la piazza antistante la Stazione Ferroviaria di Cerveteri-Ladispoli, proprio perché alle Amministrazioni di questi due Comuni ci si vuole rivolgere.
Il volontariato animalista a livello territoriale è una realtà molto forte e partecipata, l’impegno dei volontari è quotidiano ed estremamente pesante ed oneroso, il risultato di questo grande impegno per il benessere e la tutela degli animali, non può in alcun modo essere messo in discussione: tantissimi gli interventi di salvataggio e cura di animali abbandonati, feriti o maltrattati; tantissimi gli aiuti economici per le prestazioni veterinarie ed il cibo offerti alle famiglie disagiate che pur volendo non riescono a garantire le giuste cure ai loro amati animali; tantissime le adozioni di cani e gatti, avvenute con attenti controlli degli adottanti e moduli di affido osservanti le leggi nazionali, proprio per garantire il benessere degli animali dati in adozione; tantissime le cure offerte alle numerosissime colonie feline del territorio, mediante raccolte cibo organizzate dalle associazioni e poi distribuite ai gattari/gattare in maggiori difficoltà; ed infine davvero tantissime le sterilizzazioni dei gatti randagi di colonie feline censite, attraverso il servizio Asl veterinario, che purtroppo si trova solo a Bracciano, poiché i Comuni di Ladispoli e Cerveteri non sono dotate di un loro ambulatorio territoriale, ciò implica che ogni settimana i volontari, a loro spese, portino e vadano a riprendere a Bracciano i gatti operati per la sterilizzazione, garantendo così un controllo demografico e diminuendo il terribile e crudele fenomeno degli abbandoni di intere cucciolate indesiderate.
E’ importante informare la cittadinanza che tutto questo incredibile lavoro quotidiano per la tutela ed il benessere degli animali, viene realizzato dai volontari e dalle associazioni senza nessun aiuto di carattere economico ed amministrativo da parte dei Comuni. Tutto grava unicamente sulle spalle del volontariato, anche se da anni viene richiesta una maggiore partecipazione e collaborazione alle Amministrazioni locali.
Il volontariato, che in quanto tale giustamente non riceve nessun tipo di stipendio, è stato costretto a colmare il vuoto amministrativo e l’inefficienza degli interventi della Polizia municipale (i vigili) su ciò che concerne la tutela degli animali. La maggiore beffa è che i volontari prima di essere tali sono anche cittadini, quindi contribuenti, di fatto come tutti pagano gli stipendi di coloro che non ottemperano a queste funzioni.
Sia il Comune di Cerveteri che quello di Ladispoli hanno recentemente approvato un nuovo Regolamento Comunale di difesa e tutela degli animali, fortemente voluto dal volontariato affinché le Amministrazioni si adeguassero alle leggi nazionali e ai decreti regionali per il benessere degli animali. Questi Regolamenti sono stati applauditi e lodati da entrambe le Amministrazioni, e dopo qualche giorno di blanda euforia, sono stati messi in un cassetto e lì dimenticati. L’attuazione dei Regolamenti approvati, non è una scelta facoltativa o “lo zuccherino” da dare in pasto ai poveri amici del volontariato. Il Regolamento è una cosa seria, sono leggi e controlli che vanno attuati per risolvere i problemi in maniera corretta e legalmente riconosciuta.
Tante sono state le mail e le riunioni tra volontariato e Amministrazioni, sempre si sono concluse con tante belle promesse in “politichese” che poi non hanno portato ad alcun vero risultato.
Il volontariato animalista è ormai esausto, sfinito dalle continue spese economiche e dalle continue richieste di aiuto da parte della cittadinanza che non trova nessun altro referente istituzionale con cui poter parlare.
Le case dei volontari si sono trasformate in canili o gattili per poter togliere dalla strada, curare e dare in adozione animali in pericolo, abbandonati o maltrattati. Quegli stessi animali che la legge italiana afferma che appartengano al Sindaco e siano di sua competenza e responsabilità territoriale. Da anni il volontariato chiede alle Amministrazione un luogo di stallo, ossia un rifugio temporaneo, dove poter aver cura di questi animali e renderli idonei all’adozione, per evitare loro la triste esperienza del canile o gattile. Oltretutto è bene sapere che ogni cane chiuso nella gabbia di un canile è una spesa economica molto alta per le Amministrazioni comunali, che ovviamente non pagano personalmente dalle loro tasche, ma come al solito sono i cittadini con le loro tasse a pagare. Quindi ogni cane chiuso in una gabbia di canile non è solo una cosa eticamente triste e crudele, ma anche un’ingente spesa economica che grava sempre sulle tasche dei cittadini.
La manifestazione del 9 agosto 2014 sarà il luogo in cui poter testimoniare per l’ennesima volta quanto il volontariato e le associazioni animaliste si sentano sole nella loro battaglia per la tutela e la difesa degli animali.
Come più volte in passato saremo nuovamente tutti uniti nel chiedere pochi, ma fondamentali interventi da parte delle Amministrazioni locali:
1) L’attuazione dei Regolamenti Comunali di tutela degli animali.
2) Un luogo di stallo, ossia rifugio temporaneo, dove poter aver cura e rendere gli animali abbandonati, maltrattati o malati, idonei all’adozione.
3) Collaborazione e interventi efficaci da parte della Polizia Municipale (vigili).
4) La messa a norma delle aree di sgambamento per i cani in vari quartieri delle città.
5) Un ambulatorio veterinario Asl sul territorio (il nostro F2 è l’unico dei quattro distretti Asl che non ha un ambulatorio).

Ricordiamo infine che devono essere le Amministrazioni ad ottemperare ai loro doveri, senza nascondersi dietro un volontariato ormai esausto e sfinito dalle continue negligenze. Ci auguriamo che questa manifestazione possa aprire molti occhi e dare vita ad un nuovo tipo di gestione della tutela e dei diritti animali, fatta di onesta collaborazione e comunione di intenti.

 

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