8 Novembre, 2024
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Festa dell’Assunta ad Anguillara Sabazia

Con grande solennità, venerdì 15 agosto ad Anguillara, è stata celebrata la ricorrenza liturgica dell’Assunzione della Madonna, festa della Parrocchia del centro urbano e della Chiesa Collegiata, entrambe intitolate a Santa Maria Assunta in Cielo. Nella Chiesa-Madre del paese, posta in alto, come un baluardo, sul pittoresco agglomerato del centro storico, riportata nel 2003 all’antico splendore dai radicali lavori di consolidamento e di restauro, caldeggiati dal compianto parroco, mons. Alvaro Vignolini, si sono susseguite le celebrazioni di tutte le Sante Messe secondo l’orario festivo, richiamando una larga partecipazione di fedeli. Nel prezioso scrigno delle memorie più care al sentimento popolare, la Collegiata, un tempo sede del Capitolo o Collegio dei Canonici, davanti alla Venerata Immagine di Maria – raffigurata nella splendida tela di Girolamo Muziano (1532-1592) nell’atto di distaccarsi in volo dal gruppo dei dodici Apostoli, increduli e attoniti di fronte al prodigioso evento, per essere Assunta in Cielo entro uno sfavillante nimbo di luce, incorniciato da fitti stuoli di angeli festanti – si è rinnovata la professione del popolo sabatino di secolare attaccamento e profonda devozione alla Vergine Maria.

Quest’anno la memoria del passato si è sintonizzata con il richiamo all’attuale momento di tremenda tribolazione per la Chiesa per l’orribile dramma del massacro dei Cristiani nel mondo. Al termine di ogni Santa Messa in Collegiata, accogliendo l’appello “Noi non possiamo tacere”, lanciato dalla Conferenza Episcopale Italiana per la Festa dell’Assunta, sono state innalzate preghiere per fermare il Calvario di tanti cristiani, marchiati per la loro fede, perseguitati, costretti a subire le più umilianti atrocità. Nel cuore di tutti sono riecheggiate le accorate parole di Papa Francesco: “Migliaia di persone, tra cui tanti cristiani, cacciati dalle loro case in maniera brutale, bambini morti di sete e di fame durante la fuga, donne sequestrate, persone massacrate, violenze di ogni tipo, distruzione dappertutto, di case, di patrimoni religiosi, storici e culturali. Tutto questo offende gravemente Dio e l’umanità. Non si porta l’odio in nome di Dio! Non si fa la guerra in nome di Dio!”.

Angelo Bianchini

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