“Credo che l’intervento della Regione Lazio, attraverso l’assessore Ricci, in difesa della zootecnia regionale sia un fatto positivo.
La necessità di un “Piano straordinario per la zootecnia del Lazio” che assicuri la tenuta e la crescita del settore all’interno delle dinamiche contrattuali che regolano il mercato è resa ancora più cogente dal fatto che nei prossimi mesi cesserà il regime delle “quote latte”.
Un aspetto che rischia di penalizzare ulteriormente i produttori dell’Italia centro-meridionale che, per motivi climatici e amministrativi, spesso sono costretti a costi di produzione più alti dei colleghi del nord Italia e del nord Europa.
La notizia che la Centrale del Latte nei giorni scorsi abbia imposto, in maniera unilaterale e retroattiva, una riduzione di 3 centesimi al litro del prezzo del latte pagato agli allevatori, con una perdita di reddito per questi ultimi pari a circa 15 milioni di euro, rende ancora più evidente il ruolo fondamentale che le istituzioni hanno nella difesa degli allevatori locali, sempre più stretti nella morsa di costi di produzione crescenti e prezzo di vendita in diminuzione.
Lunedì prossimo scadrà il termine per presentare le proposte sulle quali verrà elaborato il documento sullo sviluppo del sistema zootecnico della regione Lazio, che verrà consegnato al Ministro Martina.
Mi auguro che alle discussioni e alle proposte, seguiranno misure concrete volte alla difesa e alla pianificazione dello sviluppo della zootecnia regionale.”
Così il deputato PD, Emiliano Minnucci, ha commentato l’esito del “tavolo del latte” svoltosi lo scorso 8 settembre presso l’assessorato all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Lazio.