Lo scorso 10 settembre abbiamo pubblicato la mail di un cittadino indirizzata al Comune di Bracciano relativa al tema delle bollette dell’acqua nella zona di Vigna di Valle. Pubblichiamo quest’oggi la mail di risposta al cittadino del Sindaco di Bracciano Giuliano Sala che ci ha dato il suo assenso alla pubblicazione.
Egregio Sig. *******,
mi scuserà se solo ora riesco a rispondere alla sua comunicazione relativa alla fornitura idrica in Loc. Vigna di Valle che va, come Lei ben evidenzia, “da luglio 2010 a marzo 2013”. Quasi tre anni senza fatturare che sicuramente non si possono paragonare alla efficienza tedesca e qui sono con Lei. Vorrei però precisarle che mi sembra di cogliere una contraddizione circa il richiamo che fa alle ordinanze emesse di non potabilità, correlato alla Sua volontà di non pagare la depurazione causa le ordinanze stesse che hanno limitato l’utilizzo dell’acqua per uso potabile. Infatti, se la bolletta va “da luglio 2010 a marzo 2013”, mi permetto di evidenziarLe che l’ordinanza di non potabilità è stata emessa in data 17 gennaio 2013 e, qualora si condividesse il Suo ragionamento, si dovrebbe contestare la depurazione solamente per massimo due mesi del 2013 e limitatamente al consumo dell’acqua per uso potabile. E secondo Lei, il servizio reso della fornitura di acqua depurata avvenuta con le autobotti (le vorrei ricordare che nessuno dei numerosi paesi dove si è evidenziato il problema dell’arsenico ha attivato tale servizio) non costituisce un costo ben superiore al canone di depurazione che Lei, liberamente, dichiara di non voler pagare? Ciascuno può fare libere scelte secondo il proprio personale convincimento, consapevole comunque che ci si può esporre alla procedure di recupero previste da norme e regolamenti qualora le ragioni non siano sostenibili.
Certamente l’Amministrazione sta valutando una procedura che possa in qualche modo venire incontro alle difficoltà createsi a seguito del superamento del parametro dell’arsenico nell’acqua fornita a Vigna di Valle e a Bracciano, che intervenga proprio sulla voce depurazione, assicurando comunque l’equilibrio dei conti relativi alla gestione del servizio idrico integrato, il tutto riferito all’arco temporale in cui hanno operato le ordinanze di non potabilità.
In ultimo, poiché è materia proprio di questi giorni, mi permetto di evidenziare che il decreto “sblocca Italia” n.133 del 12/09/2014 all’art.7, prevede “che gli enti locali partecipino obbligatoriamente all’ente di governo dell’ambito individuato dalla competente regione”. Traducendo, probabilmente entro pochi giorni, si potrebbe definire l’obbligo del passaggio di tutto il servizio idrico del Comune di Bracciano, al gestore di ambito Acea e, allora, sono sicuro che sia il pagamento che la bollettazione avranno date più certe, così come sarà più agevole trovare la soluzione al superamento della problematica arsenico nell’acqua, magari con costi raddoppiati.
Cordiali saluti.
Giuliano Sala
Questo l’articolo precedente:
http://www.lagone.it/2014/09/10/bollette-dellacqua-vigna-valle-mail-protesta-cittadino/