Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato Anguillara in Movimento.
Il trasporto scolastico è un importante servizio per le famiglie di Anguillara. Un servizio che permette a chi abita distante dai plessi scolastici, ma anche a chi non ne ha la possibilità, di portare i propri figli a scuola. Molte sono le motivazioni che possono portare alla scelta di usufruire di tale servizio che da sempre è un fondamentale per un’organizzazione famigliare, spesso con ritmi frenetici.
Risale al 4 luglio 2013 l’approvazione del nuovo “Regolamento Comunale Servizio Trasporto Scolastico” mentre lo scorso 11 Settembre è stato firmato il nuovo contratto per il servizio del trasporto scolastico con la ditta Valcomino soc. coop. sociale arl di Roma, la stessa ditta che lo gestiva anche lo scorso anno.
Con il recente regolamento e la nuova concessione della durata di anni 3 (estendibile per ulteriori tre anni) è stata rivista l’organizzazione del servizio, in particolare, per quanto riguarda le fermate, dove viene espressa l’intenzione che esse siano situate a non meno di 250 m l’una dall’altra all’interno dei centri abitati e non meno di 500 m al di fuori dei centri abitati.
Come spesso accade nel nostro territorio i cambiamenti vengono calati dall’alto senza coinvolgere la cittadinanza e soprattutto senza una chiara informativa. I genitori sono disorientati dalle informazioni contrastanti ricevute sia dagli uffici comunali, che dal personale della ditta gestore del servizio.
La nuova organizzazione delle fermate è un progetto condivisibile nei suoi punti generali, ma trascura completamente l’elemento più importante: la sicurezza. In un territorio altamente degradato come quello di Anguillara, dove molte strade sono prive di marciapiedi e piene di buche, con macchine spesso parcheggiate su entrambi i lati, dove le poche cunette per la raccolta dell’acqua piovana sono ostruite da erbacce o chiuse da cittadini poco accorti, è da irresponsabili pretendere che le famiglie facciano camminare su questi tragitti i propri figli.
Ancora una volta l’amministrazione sabatina palesa una mancanza di pianificazione, oltre che poca sensibilità verso le famiglie, facendo uscire, a soli tre giorni dall’inizio delle scuole il comunicato con le mappe dei punti di raccolta divisi per zone. Nel comunicato si giustifica il breve preavviso con la frase “nel pieno rispetto della tempistica in materia di appalti pubblici dettata dalla vigente normativa”. I latini avrebbero usato la frase “excusatio non petita, accusatio manifesta” la cui traduzione letterale è “Scusa non richiesta, accusa manifesta”. Ma non è la sola mancanza.
Analizzando le mappe si evince che alcune zone sono state dimenticate e come se non bastasse i punti di raccolta previsti sono privi di indicazioni precise sulla loro dislocazione. Prima dell’avvio di un progetto ci dovrebbe essere la fase preparatoria, invece si è deciso di iniziare senza prevedere tutti quegli accorgimenti di sicurezza per avere una zona di fermata dello scuolabus maggiormente protetta: la segnaletica orizzontale (strisce attraversamento pedonale, area sosta Bus, strisce di demarcazione della corsia, ecc), la segnaletica verticale (divieto di sosta, di sorpasso e segnale di sosta bus scolastico) e le pensiline che permetterebbero ai bambini di ripararsi dal freddo e dalla pioggia.
Ottimizzare il servizio scuolabus su modello del Piedibus vuol dire partire da una pianificazione territoriale basata sulla sicurezza del servizio e sulla qualità di vita, significa dare ai bambini e alle famiglie un motivo per scegliere in tutta tranquillità di usufruire di un servizio, che se strutturato bene, porterebbe vantaggi ad entrambe le parti.
Chiediamo quindi agli amministratori di fare autocritica e di ripristinare le fermate dello scorso anno, convocando la ditta e i rappresentanti dei genitori per ridefinire insieme il servizio, allo scopo di farlo partire solo dopo aver apportato tutti gli accorgimenti di sicurezza necessari ad un servizio altamente delicato come il trasporto scolastico. I banchi di prova, quando ci sono di mezzo i bambini, non sono ammissibili.