“Non subiremo passivamente questa assurda imposizione e faremo tutto ciò che è nella nostre possibilità per contrastare la cessione del Servizio Integrato ad Acea”. Con queste parole il sindaco di Ladispoli Crescenzo Paliotta ha commentato la lettera della Segreteria Tecnico Operativa dell’ATO 2 Lazio Centrale – Roma che chiede al comuni di Ladispoli di trasferire immediatamente la gestione dei servizi idrici integrati al gestore come prevede lo “Sblocca Italia”.
“Il decreto legge “Sblocca Italia” – ha proseguito Paliotta – convertito in Legge n. 164 del 11 novembre 2014 ha introdotto importanti novità nel settore della gestione del Sistema Idrico Integrato notificando il D.Lgs 152/2006 “Norme in materia di ambiente”. In sostanza i comuni che gestiscono in proprio il servizio, come Ladispoli, sono obbligati a cedere immediatamente la gestione del servizio ai soggetti operanti nei servizi idrici dell’ATO2. In particolare la lettera con la quale si chiede il trasferimento dei servizi, in provincia di Roma, è stata inviata anche a Civitavecchia e Colleferro che abbiamo già contattato. Per quanto ci riguarda il Comune di Ladispoli dovrà cedere nel più breve tempo possibile la gestione del servizio idrico, che comprende anche la gestione del sistema fognario, delle stazioni di sollevamento e dell’impianto di depurazione all’Acea. Questa legge potrebbe mettere la parola fine alla Flavia Acque e all’oculata gestione del sistema idrico che negli anni ci ha permesso di avere l’acqua ad un costo molto favorevole per i cittadini di Ladispoli ed un servizio ottimo e con tempi di intervento molto brevi. Ma ribadiamo il nostro fermo no”.
“Sotto l’albero di Natale – ha detto il Presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Loddo – rischiamo di trovare l’Acea con tutte le amare conseguenze: acqua più cara e servizio ben lontano dai nostri standard. E’ uno scippo nel vero senso della parola che lo stato perpetra in danno ai nostri cittadini. Per anni il Comune ha investito risorse pubbliche e valorizzato un azienda come la Flavia acque affidandogli la gestione del servizio idrico a Ladispoli. Gestione che oggi altri comuni, già sotto tutela Acea Ato2, ci invidiano. Convocherò un Consiglio Comunale Straordinario Urgente – ha concluso Loddo – per organizzare ogni azione possibile a tutela della nostra acqua e della nostra città”.