Spettacolo dal vivo e attività culturali hanno una nuova legge per promozione e sostegno. Ad approvarla all’unanimità, questo pomeriggio, il Consiglio regionale del Lazio sulla base di una proposta della Giunta Zingaretti, illustrata dall’assessore Lidia Ravera nella seduta dello scorso 24 novembre. Hanno votato a favore 40 consiglieri su 40 presenti.
Con la legge votata oggi vengono istituiti il Fondo unico per lo spettacolo dal vivo – con una dotazione complessiva di 4 milioni e 300mila euro per il triennio 2014/2016 – e il Fondo unico per la promozione delle attività culturali, con uno stanziamento iniziale di 500mila euro per l’anno in corso. Ad essi si aggiungono 100mila euro dal 2015 per le manifestazioni di rievocazione storica e il fondo di garanzia per facilitare l’accesso al credito di operatori e imprese del settore dello spettacolo dal vivo. Inoltre viene messa “a sistema” la partecipazione della Regione a Teatro di Roma, Accademia nazionale di Santa Cecilia, Teatro dell’Opera, Musica per Roma e Romaeuropa Arte e Cultura e si prevede che in caso di recesso dalle fondazioni, la Regione concorrerà agli eventuali oneri che ne deriveranno.
Tre gli ambiti di intervento della nuova legge: sostegno allo spettacolo dal vivo e alle attività culturali; riconoscimento – ed è una novità – del valore economico, sociale e civile di “impresa culturale e creativa” a tutti i soggetti che operano nel settore dello spettacolo dal vivo; promozione – in una logica di “sistema” – della collaborazione tra Roma Capitale, enti locali e soggetti privati per riequilibrare l’offerta culturale del territorio regionale. Contributi si prevedono, tra l’altro, per le attività di produzione e formazione; per la promozione dei giovani e del ruolo autoriale; per lo sviluppo di festival, rassegne, spettacoli viaggianti e degli artisti di strada, attività circensi. Sono promossi, inoltre, le attività volte alla realizzazione di spazi di spettacolo dal vivo e i progetti realizzati da Roma Capitale e enti locali per il recupero e l’innovazione tecnologica delle strutture, per il supporto delle residenze di spettacolo dal vivo e dei circuiti regionali. Saranno sostenute le attività dell’Associazione Teatrale dei Comuni del Lazio (Atcl). Verranno favoriti poi l’accesso al credito, la partecipazione a programmi europei, la promozione delle produzioni sul territorio regionale, il potenziamento dell’imprenditoria e l’innovazione tecnologica. Istituiti, inoltre, l’albo regionale per bande musicali, gruppi corali, coreutici e teatrali amatoriali e quello dei festival di rappresentazione degli spettacoli di danza e musica popolare e folkloristica riconosciuti di interesse regionale. Previsti finanziamenti pure per circuiti espositivi, convegni, attività di diffusione delle tradizioni culturali e dei dialetti, sviluppo delle reti museali e bibliotecarie e realizzazione di manifestazioni di rievocazione storica. Introdotta una programmazione triennale degli interventi contemplati dalla legge, da declinare in successivi programmi operativi annuali.
Istituiti infine due nuovi organismi: lo Sportello regionale per i rapporti con l’Unione europea e gli altri Paesi esteri e il Forum permanente per la cultura e lo spettacolo dal vivo. Il primo garantirà consulenza e assistenza per l’accesso ai finanziamenti regionali e la partecipazione a progetti comunitari ed extracomunitari. Il Forum permanente, invece, sarà sede di dialogo e confronto tra istituzioni e operatori.
Approvato anche ha un ordine del giorno bipartisan – primo firmatario Enrico Maria Forte (Pd) – che impegna la Giunta a perseguire l’azione di valorizzazione del patrimonio artistico nell’area pontina. Un secondo ordine del giorno, presentato Riccardo Valentini (Per il Lazio) promuove la città di Viterbo come candidata a capitale italiana della cultura.
Durante la seduta, il Consiglio ha approvato a maggioranza (25 voti favorevoli) anche la legge di ratifica dell’intesa sul riordino dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, sottoscritta dai due Enti il 26 febbraio scorso. In virtù dell’intesa, si dà facoltà all’Istituto la facoltà di stipulare convenzioni o contratti di consulenza, “fatte salve le competenze delle aziende sanitarie locali” sulla base di linee guida. Potrà inoltre svolgere attività di supporto tecnico scientifico nei corsi di medicina veterinaria e nelle scuole di specializzazione. Vengono poi precisati meglio i requisiti tecnico-professionali dei componenti. Norme particolari riguardano la disciplina di controllo e le procedure di scioglimento.