“Il Linguaggio Segreto di un Gesto – Opere e Studi di Paola Marzano” è un progetto artistico itinerante realizzato in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale, presentato per la prima volta presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma, dal 10 al 19 ottobre 2014 ed inserito nel calendario della X Giornata del Contemporaneo(10 Ottobre 2014) promossa da AMACI, a cui il Museo ha aderito per il secondo anno consecutivo.
L’evento artistico vede coinvolti, con videoproiezioni, gli spazi della Sala Mengarelli nella Necropoli della Banditaccia e il Museo Nazionale Cerite in un circuito che culminerà nella Sala Istituzionale Giovanni Ruspoli con l’installazione sitespecific.
In occasione dell’inaugurazione, domenica 18 gennaio 2015 alle ore 16.00 nel Salone Cerimoniale di Palazzo Ruspoli in Piazza Santa Maria a Cerveteri, si terrà una Conferenza a tema, cui parteciperanno tecnici del settore e cariche istituzionali dei diversi ambiti socio-culturali.
A seguire una performance teatrale dell’attore e regista Agostino De Angelise contrappunto musicale del M° Paolo Totti al Flauto Traverso introdurranno la mostra ed accompagneranno gli ospiti nel viaggio all’interno della simbologia de “Il Linguaggio Segreto di un Gesto”.
La tappa ceretana, realizzata sempre in collaborazione con la SBAEM, è patrocinata dal Comune di Cerveteri evede coinvolto in prima persona il Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Orsomando e il sostegno dello sponsorSeatour.
Grazie alla valenza culturale e contemporanea del progetto, la mostra è supportata da: Associazione d’Arte Contemporanea Arteprima, Orchestra “I Flauti di Toscanini”, Associazione Norman Academy, Associazioni Maria Pia e Sforza Ruspoli, Extramoenia, Centro Studi Storico Militare Emanuele Filiberto di Savoia “Duca d’Aosta”, Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto, Archeologia Viva, Archeotheatron, Edizioni TSM, TechVision Sistemi Multimedialiin qualità diPartners.
Il progetto dell’artista Paola Marzano analizza il “Sarcofago degli Sposi” (VI sec. a.C), una delle opere etrusche più belle e famose della collezione museale di Villa Giulia.
Partendo dall’ipotesi di Erodoto sulla matrice orientale di questo popolo dalle origini incerte, lo studio continua con l’analisi del gesto delle loro mani da cui emerge un linguaggio segreto ermetico, che fà da ponte tra epoche e culture.
Un gesto che parla dell’amore reciproco fra i due Sposi, del rispetto e della considerazione di cui godeva la Donna nella società etrusca; nell’apparente atto di versarsi unguenti profumati, si nasconderebbe un gesto simbolico di Danza Sacra Indiana Natya,Mudra.
Secondo l’artista, infatti, tre Mudra indiani sarebbero riprodotti esattamente nella posizione delle mani dei due Sposi ed identificabili in alcune divinità induiste, interpretate secondo la simbologia che le contraddistingue: “È una ricerca che non trova precedenti in campo artistico; riporta l’attenzione sulla matrice orientale etrusca e sulle contaminazioni culturali […]”.
Nell’installazionesi aprono alla vista, come quinte teatrali dal forte effetto scenografico, cinque opere di grandi dimensioni, frutto di rielaborazioni digitali, in cui coesistono fotografia, disegno e grafica al computer riprodotte sulla materia diafana di un velo. Il tema del “Velo di Māyā” ricorre già in un precedente studio di Paola Marzano, e più in generale il tema dell’apparenza accompagna da sempre la sua ricerca artistica.
Una videoproiezione è supporto integrativo e necessario per decodificare la simbologia presente nell’installazione site specific.
A conclusione dell’analisi storiografica, il progetto denuncia, nell’ultima delle cinque opere, una delle problematiche più sentite e sofferte nella società contemporanea, in cui l’artista parla di “Gesti antichi che si distorcono e si traducono nella contemporaneità in atti di assoluta follia […] celano il disagio segreto di uno Sposo che trova, nell’annientamento della sua Metà di vita, l’unica via d’uscita, l’unica via possibile di liberazione, l’unica forma di riconoscimento ed affermazione del suo essere Uomo. Di contro la Donna, che ha gettato nell’oblio la sua Essenza stessa di Donna e paga il suo essere Energia Vitale, Regina di quella dimora quotidiana che diventa ònere e costrizione per quell’Uomo, privo ormai delle innate certezze.Entrambi hanno perso la comunione con l’altro tramutandosi in due porzioni incomunicabili che viaggiano, ormai, su strade parallele.”