24 Dicembre, 2024
spot_imgspot_img

Bracciano non dimentica: il 27 gennaio ilTeatrodiTalia porta in scena “Giorno della memoria-il sonno della ragione genera mostri”

Anche quest’anno per la Giornata della Memoria in ricordo della shoah l’amministrazione comunale promuove una importante iniziativa “per non dimenticare”.

Il 27 gennaio alle 21 presso la sala conferenza dell’archivio storico comunale, va in scena, per la regia di Marina Garroni, lo spettacolo “Giorno della Memoria- il sonno della ragione genera mostri”.

“Lo spettacolo – spiega la regista Garroni – si articola in varie scene centrate che seguono da vicino le piccole modificazioni culturali e sociali che sono avvenute in Germania in un periodo che va dal 1933 al 1938”.

Prendono parte all’allestimento oltre trenta allievi dei Corsi di Recitazione condotti dal ilTeatrodiTalia, l’associazione culturale che gestisce la Scuola Civica di Teatro del Comune di Bracciano.

Lo spettacolo, ad ingresso libero, è patrocinato dal Comune di Bracciano e si avvale a di un contributo del Lions Club di Bracciano, Anguillara Sabazia e Monti Sabatini.

“I tragici avvenimenti di Parigi di questi giorni, i massacri in Nigeria ed in Iraq, compiuti in nome di un insensato fanatismo religioso e razziale – commenta Massimo Mondini, consigliere delegato alle Politiche Culturali del Comune di Bracciano – rendono la celebrazione della Giornata della Memoria di quest’anno non più e soltanto un doveroso omaggio alle vittime dell’orribile olocausto di ebrei e delle minoranze etniche europee compiuto dalla follia nazista nel Secondo Conflitto Mondiale, ma un momento di riflessione profonda per tutti noi sul futuro della nostra società occidentale, un momento di sincera condivisione di sentimenti, senza se e senza ma, affinché possano affermarsi con sempre maggiore vigore quei valori di fratellanza, di uguaglianza, di equità sociale e di rispetto che soli, pur nella diversità delle etnie e delle religioni, garantiranno un mondo più giusto ed in pace.”

“L’appuntamento di martedì 27 gennaio – sottolinea Mondini – non è, quindi, una retorica celebrazione fine a se stessa, ma un ribadire l’adesione ad un’idea, quella di un mondo migliore che non dimentica le lezioni del passato”.

Ultimi articoli