Proseguono in commissione Politiche sociali e Salute, presieduta da Rodolfo Lena (Pd), le audizioni sulla proposta di legge per l’istituzione del “Registro Tumori di Popolazione della Regione Lazio”, primo firmatario il consigliere Davide Barillari (M5S).
Fra gli obiettivi del testo, sottoscritto anche dal presidente Lena e da numerosi esponenti sia della maggioranza sia dell’opposizione, il consolidamento delle conoscenze sull’incidenza tumorale, la definizione di una corretta programmazione della rete oncologica e la progettazione di interventi di prevenzione della malattia.
Invitati all’incontro Massimo Mangia e Rosanna Di Natale, rispettivamente Area e-healt e coordinatore scientifico di Federsanità (associazione che riunisce 166 aziende sanitarie locali e ospedaliere), Francescomaria Loriga, presidente di Lait spa (la società di informatica della Regione Lazio che gestisce e realizza i processi di informatizzazione) e Massimo Arcà, dirigente della Direzione regionale Salute e integrazione sociosanitaria.
Fra le criticità osservate, secondo Mangia, le tempistiche previste per l’implementazione giudicate troppo brevi (60 giorni dall’entrata in vigore), il numero dei registri da ridurre a uno (la proposta ne prevede 12, quattro per ciascuna provincia e 8 subprovinciali per quella di Roma) il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri, la retroattività della raccolta dati (dal primo gennaio 2012) anche “per problemi di codifica” dei dati.
Quello della codifica è apparsa la criticità maggiore, soprattutto per quanto riguarda i referti di anatomia patologica. Tuttavia, come riferito da Loriga, “alcune fonti di flussi informativi sono già gestite da Lait”. Lait, inoltre, è già al lavoro sul Fascicolo sanitario elettronico (annunciato per fine 2015), la ricetta elettronica, l’anagrafe sanitaria regionale e altri progetti.
Si tratta quindi, come spiegato da Arcà, di “standardizzare e integrare i vari flussi informativi”, ma “i tre quarti del registro è sostanzialmente fatto”.
Al di là delle problematiche tecniche per l’implementazione, i responsabili di Federsanità hanno suggerito di allargare l’ambito di utilizzo del registro per farne non solo uno strumento di rilevazione epidemiologica ma anche di supporto all’assistenza del paziente, richiedendo al contempo risorse per la formazione e per le dotazioni tecnologiche.
Il presidente Lena ha annunciato per martedì prossimo un’altra audizione sul tema, per procedere con gli emendamenti alla pl nel prosieguo della settimana.