Un atto gravissimo, un duro colpo inferto al senso civico, alla cultura della legalità e all’intera comunità scolastica.
È questa la reazione della Dirigenza e del Corpo Docenti dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli, all’indomani del furto avvenuto nella notte fra il 6 e il 7 marzo, nei locali del plesso di via Federici.
Quanto e forse più degli ingenti danni materiali ad un patrimonio comune qual è quello di una scuola, ferisce l’attacco ad un’Istituzione formativa e a ciò che essa rappresenta nel contesto sociale.
Scuola d’eccellenza, da sempre punto di riferimento nel mondo dell’istruzione professionale, l’Alberghiero di Ladispoli ospita centinaia di studenti ai quali bisognerà spiegare, da domani, il senso di un atto di violenza intollerabile, perpetrato ai danni di un luogo e di un patrimonio pubblico. L’attrezzatura sottratta (utensili da cucina, macchine per la ristorazione, strumenti da lavoro) è quella in dotazione alla scuola per le attività di laboratorio.
“Purtroppo le statistiche degli Istituti di ricerca parlano chiaro: c’è una crescita generalizzata di furti e rapine a livello nazionale e la nostra scuola è l’ennesima vittima di una criminalità sempre più ramificata ed aggressiva” – commenta la Preside dell’Istituto Prof.ssa Vincenza La Rosa – . Ma l’Alberghiero di via Federici ha predisposto e attivato da tempo tutte le misure e i dispositivi atti a garantire la sicurezza delle strutture, degli studenti e del personale scolastico. “Telecamere a circuito chiuso riprendono in posizione angolare tutto lo spazio antistante l’ingresso – sottolinea la Dirigente -. Il perimetro esterno è illuminato da lampioni. Il cancello rimane sempre chiuso. Pochi mesi fa sono stati controllati e riparati i pannelli esterni della recinzione”.
“Più volte – continua la Preside – era stata segnalata alla Provincia la necessità di un intervento urgente di ripristino del sistema di allarme anti-intrusione, guasto da tempo. La scuola, per risolvere più rapidamente il problema, aveva addirittura deciso di procedere autonomamente alla riparazione, con gli esigui fondi disponibili ma, a causa di impedimenti burocratici di natura esterna, non era stato ancora possibile effettuare l’intervento”.
“La stima dei danni è piuttosto elevata – rende noto la Dirigente Scolastica – . Sono stati sottratti macchinari da banco, stoviglie, pentole, vasellame, argenteria, masserizie, attrezzature di sala, ma non computer e strumenti hi-tech. La scuola – fra l’altro – era rimasta aperta, la sera precedente il furto, fin oltre le ore 19 per lavori di pulizia ed attività varie di preparazione dei locali, in vista di un evento in programma per il giorno successivo”.
Ma all’Alberghiero di via Federici non ci si scoraggia facilmente. “Operiamo da decenni nel mondo della formazione professionale. Ripristineremo velocemente e nel migliore dei modi le postazioni di lavoro – rendono noto dagli uffici della Presidenza -. L’attività didattica non subirà alcuna variazione di rilievo rispetto ai programmi e alle tabelle di marcia. I nostri docenti attiveranno tutte le strategie di intervento utili a proseguire efficacemente il percorso formativo già intrapreso ”.
Non si fa attendere neanche la reazione della società civile. E la macchina della solidarietà si mette in moto attraverso i social, con una raccolta fondi che parte da un gruppo Facebook.
“Stiamo organizzando una catena umana solidale per i ragazzi dell’ Alberghiero – recita il post -. Nel momento del bisogno facciamo vedere che Ladispoli c’è.”