“Continua a Ladispoli la battaglia civile per il mantenimento dell’acqua pubblica e il Circolo PD si schiera con il Sindaco Crescenzo Paliotta che sta facendo resistenza adottando tutti gli strumenti possibili.
Ribadiamo ancora una volta che l’acqua di Ladispoli non si tocca e su questa linea si stanno pronunciando anche associazioni e realtà del territorio pronte a manifestare pubblicamente.
La nostra città si è vista ricevere in questi giorni una lettera di diffida arrivata dalla Direzione Regionale Infrastrutturale, Ambiente e Politiche Abitative della Regione Lazio, che seguendo le linee dettate dal Decreto Legge “Sblocca Italia” che prefissa l’obbligo di ridurre le società partecipate da 8000 a 1000, intima di trasferire entro 30 giorni la gestione dei servizi idrici integrati dalla Flavia Acque, società comunale partecipata totalmente pubblica, ad Acea, società partecipata del Comune di Roma per il 49% a capitale privato, sezione Ato 2, pena il commissariamento.
Ricordiamo che quattro anni fa, il 12 e 13 giugno del 2011, venne indetto il referendum contro la privatizzazione del sistema idrico e venticinque milioni e mezzo di elettori partecipanti confermarono e rafforzarono il concetto secondo il quale “l’acqua è e deve rimanere un bene pubblico”. Come Circolo PD Ladispoli ribadiamo a gran voce che il verdetto referendario si deve rispettare appieno e lo si deve portare avanti, in tutta la sua forma, in quanto espressione della volontà popolare, definita “sovrana” dalla nostra Costituzione. All’importante risultato della consultazione contribuì anche la nostra città con i suoi oltre tredicimila cittadini che si espressero favorevolmente al mantenimento della gestione pubblica dell’acqua. Non vogliamo che si vengano a creare situazioni nelle quali il significato di quell’evento rischi di essere ribaltato.”
Circolo PD Ladispoli