Il Comune di Tarquinia istituisce il testamento biologico. Il consiglio comunale del 19 marzo ha approvato all’unanimità la proposta del consigliere comunale Marco Gentili.
Dopo Acquapendente e Civita Castellana, la prima il 23 dicembre 2009 e la seconda l’11 febbraio 2011, anche la città etrusca porta a casa un’importante conquista sociale.
«Una scelta politica trasversale e condivisa da più fronti. – sottolinea il consigliere comunale Gentili – Va detto doppiamente grazie per aver consentito alla promulgazione di uno strumento idoneo a raccogliere le dichiarazioni dei cittadini residenti nel Comune di Tarquinia a quella minoranza capitanata da Alfio Meraviglia e Laura Voccia per il Gruppo Misto e Piero Serafini per il Terzo Polo, che è rimasta sino all’ultimo punto dell’ordine del giorno per far esercitare, su base volontaria, il proprio diritto all’autodeterminazione in merito al trattamento sanitario di fine vita, sia esso favorevole al rimanere in vita attraverso i macchinari, sia esso contrario.
Spiacevole la fuoriuscita anticipata di Cristiano Minniti del Polo di Centrodestra e ancora più amara quella del grillino Marco Dinelli, che dopo l’illustrazione dei risultati del monitoraggio eseguito sulle colture e sui terreni agricoli, ha dato dei «buffoni» all’intera maggioranza, per non aver accolto la propria mozione con la richiesta d’inserimento del dott. Giovanni Ghirga tra i componenti del comitato tecnico per il Piano di monitoraggio Agricoltura di Tarquinia.
Come co-presidente dell’associazione “Luca Coscioni” assicuro la massima disponibilità della medesima per la formulazione di un modulo che tenga conto della pluralità delle istanze dei miei concittadini”. La sede di raccolta delle domande è prevista all’interno del palazzo comunale di piazza Giacomo Matteotti, presso l’ufficio protocollo generale e relazioni con il pubblico.