Ambiente, rispetto e valorizzazione del territorio: questi gli interessi portati avanti dal nucleo volontario operativo “Salvaguardiamo Bracciano”.
Il gruppo, formato da ben 600 iscritti di cui 40 costantemente operativi, è attivo sul territorio per contribuire alla salvaguardia e alla pulizia delle aree verdi.
Tutto nasce quasi per gioco: un’idea buttata giù fra amici e il loro forte attaccamento al patrimonio naturale e la ferma convinzione del valore che questo rappresenta per la cittadinanza, ha fatto il resto.
La loro valorosa opera volontaria è sostenuta dall’Assessore ai Servizi Sociali e Scambi Culturali Paola Lucci e dall’Associazione Commercianti di Bracciano, che con il loro contributo concreto li sorreggono nell’ardua impresa.
Ricordiamo fra gli iniziatori del progetto Antonio Libbi, Simone Piccioni, Zibellini Enrico e Massimiliano Dell’Aquila e abbiamo il piacere di parlare proprio con due di loro.
“Quello che ci sentiamo spesso dire è che il nostro operato sia finalizzato ad una possibile ascesa politica – ci dice Simone Piccioni- e non c’è cosa che ci faccia sorridere di più.
Quello che facciamo, ripulire le aree verdi, i parcheggi, le stazioni e le zone maggiormente fuori mano del Paese dai rifiuti ingombranti e non, è qualcosa che riteniamo eticamente corretto nel rispetto del patrimonio ambientale che ci circonda. Ed è proprio di questo che la gente non si rende conto: danneggiare il territorio equivale a danneggiare la qualità della vita, della nostra, di quella delle future generazioni.”
“E’ venuto a scomparire un senso di civiltà, e non solo ambientale. – ci racconta Massimiliano Dell’Aquila- Liberarsi non correttamente dei rifiuti è un gesto d’inquinamento gratuito. Non c’è alcun interesse e alcun rispetto del bene che ci circonda. Il nostro obiettivo primario è proprio quello di sensibilizzare il cittadino verso una corretta politica ambientale e con il nostro volontariato ne diamo esempio: “Poche parole, molti fatti”, questo il nostro motto.”
“Ultimamente stiamo liberando le strade, le costruzioni, i lampioni da manifesti abusivi. – incalzano i volontari -Raccogliamo tonnellate di carta ogni giorno. Inutile raccontarvi degli innumerevoli rifiuti ingombranti e non differenziati che ritroviamo nel tagliare una siepe a ridosso di un parcheggio, nel ripulire giardini e aree pubbliche, nel ridare dignità a monumenti storici.
E’ assurdo pensare che parte della nostra storia sia sommersa da rifiuti. Non pensiamo ci sia maggiore sconfitta di questa. La nostra identità è rappresentata da quello che ci circonda, e se a circondarci sia una discarica abusiva e l’inciviltà gratuita?”
“Per questo stiamo organizzando degli incontri con le scuole e assemblee in piazza, per cercare di portare giudizio nelle coscienze e dimostrare che un territorio rispettato e salvaguardato è il nostro biglietto per il futuro.- continuano- Dobbiamo ringraziare la Bracciano Ambiente, in particolare il Coordinatore dei Servizi Francesco Ambrogi, per il loro sostegno nei mezzi e nei materiali, e la Guardia Forestale che procede con le sanzioni dovute.”
Ci salutano ricordandoci i loro appuntamenti settimanali di domenica mattina, a partire dalle 9.30, dove si incontrano per iniziare a setacciare la zona, e aggiungono che la petizione nazionale per il riconoscimento del Reato Ambientale è in attesa d’approvazione al Senato.
Sicuramente un passo avanti dovuto della nostra politica per dettare finalmente ferree regole di salvaguardia del territorio e allo stesso tempo improntare una lucida campagna d’educazione alla civiltà.
Benedetta Onori