22 Novembre, 2024
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Ladispoli: lunedì 13 Aprile Rita Borsellino incontra gli studenti dell’Alberghiero

Un impegno iniziato come testimonianza individuale e continuato nel corso di oltre vent’anni nel mondo dell’associazionismo, nelle scuole, nelle carceri.

Rita Borsellino non ha smesso più di muoversi, parlare, ricordare, dopo quel giorno che ha cambiato la storia della sua famiglia e dell’Italia intera: 19 luglio 1992, data della morte del giudice Borsellino, assassinato da Cosa Nostra con i cinque agenti della scorta, nella strage di via D’Amelio. Ideatrice fin dal 1993 dell’iniziativa della “Carovana Antimafie”, dal 1995 vicepresidente di Libera (l’Associazione fondata da Don Ciotti ), Europarlamentare dal 2009 al 2014, membro della commissione Libertà civili, Giustizia e Affari interni, Rita Borsellino continua a dedicare la sua vita ad un lavoro instancabile di educazione alla legalità e formazione delle coscienze, che deve partire dalla consapevolezza, dalla memoria e dalla sua condivisione.

“E’ nella scuola – ha dichiarato recentemente  – che ho trovato la vera custodia di quella che considero la memoria operante”.

E lunedì 13 aprile, a conclusione del Progetto “+SAI, +SEI (più cultura e meno mafia)”, patrocinato dal Comune di Ladispoli, Rita Borsellino incontrerà gli studenti dell’Istituto Alberghiero di via Federici, durante un convegno che si svolgerà nella Sala Consiliare della città, a partire dalle 10:30. Ad aprire i lavori, dopo il saluto del sindaco Crescenzo Paliotta, sarà la referente del Progetto, prof.ssa Sara Leonardi, docente dell’Istituto Alberghiero.

“La scuola – afferma la prof.ssa Leonardi  – è normalmente la prima fondamentale Istituzione, dopo la famiglia, con cui i giovani si confrontano e su cui misurano immediatamente l’attendibilità del rapporto tra le regole sociali e i comportamenti reali. Ci troviamo sempre più a fare i conti   – continua la docente dell’Istituto Alberghiero – con una cultura che esalta una libertà slegata dalla responsabilità, una libertà che va a discapito degli altri, se non contro gli altri. È un concetto che sta sullo sfondo di tanti messaggi quotidiani, della pubblicità ma a volte anche della politica. I giovani ascoltano e seguono di più non il maestro che indica la giusta via da seguire, ma il testimone di vita, perché costui vive questo ideale sulla propria pelle e lo fa suo senza paura di mettersi in gioco.

Paolo Borsellino – sottolinea ancora la prof.ssa Leonardi  – grazie all’attività instancabile di Rita, continua a vivere come esempio di dedizione assoluta alla giustizia, di passione civile, di autentico eroismo”.

Dopo quello di Rita Borsellino, sono previsti gli interventi del giornalista Michele Cucuzza e dello scrittore e drammaturgo Angelo Vecchio. Moderatrice la prof.ssa Caterina De Caro, del Liceo Pertini di Ladispoli.

I veri protagonisti saranno, però, i giovani: gli allievi dell’Istituto Alberghiero di Ladispoli, da mesi al lavoro su questi temi, ma anche una classe del Liceo Pertini.

“Diamo il benvenuto all’Onorevole Borsellino. Come insegnanti e formatori, – ha dichiarato la Dirigente scolastica dell’Alberghiero di Ladispoli, prof.ssa Vincenza la Rosa  – crediamo nel potere della  parola che educa e che è in grado di sconfiggere la corruzione, la sopraffazione e la violenza”.

“Mi piace molto andare nelle scuole – ha affermato più volte Rita Borsellino  –, sono quelle che hanno tenuto meglio sul fronte dell’antimafia, hanno continuato questo lavoro di informazione, di sensibilizzazione: cambiano le generazioni e le scuole ricominciano daccapo”.

Senza stancarsi mai e senza smettere di credere che soltanto attraverso la memoria si costruisce una conoscenza  che diventa coscienza.

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