27 Dicembre, 2024
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“L’acqua: un bene comune”: il 16 Aprile il seminario a Bracciano

                                                                “Riflessioni su … l’acqua”

                                                           “L’ACQUA: UN BENE COMUNE”

                                                                  16 Aprile 2015 ORE 11,30

 

ISTITUTO: Salvo D’Acquisto (Castel Giuliano – Bracciano)

 

Premessa

L’acqua è il bene più prezioso che abbiamo, è diventata ormai una frase che viene riportata da tutti i media sia di informazione pubblica che da quelli di parte. Tuttavia non sembra che il concetto profondo che sta dietro ad essa sia perfettamente compreso dalla maggior parte dei popoli. I dati si susseguono e per tutti sono significativi quelli delle Nazioni Unite secondo cui l’attuale aumento costante del consumo dell’acqua porterà entro il 2025, quasi 2 miliardi di persone a vivere in nazioni o regioni del mondo dove si registrerà una estrema scarsità idrica. Se fissiamo la quantità minima giornaliera di acqua per persona tra 20 e 50 litri, già attualmente 900 milioni di persone non hanno accesso a tale quantità minima.  Occorre quindi invertire l’attuale tendenza, migliorare l’efficienza con cui l’acqua viene distribuita ed utilizzata, tenendo a mente che essa è si rinnovabile ma esiste un limite superato il quale il ripristino delle riserve idriche non sarà più in grado di compensare il consumo. Esistono al mondo 15 paesi che consumano più del 100 per cento delle risorse idriche rinnovabili.

Dei limiti da non superare, stabiliti per i nove principali processi ambientali dagli scienziati, uno riguarda proprio il consumo globale di acqua dolce. Oltrepassare tali limiti, renderebbe il pianeta inabitabile e sembra che per tre di essi siamo già oltre la soglia consentita. Il valore del consumo umano di acqua dolce in epoca pre-industriale era di 415 chilometri cubi per anno, quello attuale di 2600, il valore limite è stato stabilito per 4000 chilometri cubi per anno, ci stiamo avvicinando pericolosamente alla soglia da non valicare.

Se attualmente siamo in presenza di migrazioni sempre più consistenti e difficilmente controllabili, di individui alla ricerca di paesi diversi da quelli di origine in cui poter vivere e lavorare in modo dignitoso, è difficile immaginare cosa possa avvenire sotto la spinta della mancanza di un bene primario come quello dell’acqua. Paradossalmente, sono proprio i paesi che attualmente non hanno problemi di riserve idriche, come per esempio l’Italia, ad avere il dovere di porre in essere tutte le azioni possibili per evitare che in un futuro non molto lontano si mettano in moto spostamenti di popoli verso regioni che dispongono del bene, è utile ribadirlo, più prezioso.

E’ pertanto fondamentale sviluppare sia da parte degli amministratori, dei cittadini e il mondo della scuola, la consapevolezza sull’importanza delle risorse idriche al fine di adottare dei comportamenti virtuosi che rendano sostenibile lo sfruttamento dell’acqua nel suo ciclo globale.

La sensibilizzazione e la partecipazione dei cittadini a questo problema di scottante attualità, vedi il dibattito sulla questione della “privatizzazione” dell’acqua, risulta ancor più significativa in un territorio, come quello Sabatino, connotato naturalmente da una grande ricchezza d’acqua (Lago di Bracciano, Lago di Martignano, fonte Claudia……).

 

Programma

Inizio dei lavori: ore 11,30

Saluti:                     Prof.ssa Antonella Galderisi

 

Introduzione:      Giovanni Furgiuele 

                                  Presidente Associazione Culturale L’agone Nuovo

 

Relatori:                Carla Creo

                                  Ricercatrice ENEA

 

                                  Pierpaolo Mulargia

                                  Ricercatore ENEA

 

 

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