A fissare le stelle ed il cosmo ci si sente tutti piccoli spettatori. Gli alunni delle classi quarta e quinta elementare dell’Irish Institute però, per quanto piccoli, hanno svelato con le loro manine tese quei grandi interrogativi che ci accomunano indipendentemente dall’età, adulti e piccini.
Solo la Terra è popolata? Quanti soli esistono nello spazio oltre al nostro? Siamo o non siamo l’unico pianeta popolato nell’universo? Sono solo alcune delle domande poste questa mattina, durante l’appuntamento ecologico che “l’Associazione Cult. L’Agone Nuovo ” ha presentato insieme all’associazione ASVUS, associazione sportiva Volo Ultraleggero Sabazia, con una breve introduzione “Un volo sulla sicurezza”, a cui è seguita una lezione sull’ambiente ed il rispetto della natura.
I bambini delle quattro classi oggi presenti hanno appreso dunque l’importanza dell’energia sostenibile, del riciclo dei materiali, della “green economy” e di quanto sia importante preservare le risorse che questo pianeta ci offre, poiché esauribili. L’evento, attraverso immagini, video e dibattito, ha illustrato ai bambini paesaggi incontaminati che ha portato loro a domandarsi se reali o meno (“Ma è Minecraft?” n.d.r. videogioco paesaggistico) e ad incuriosirli sulla natura e tutti i suoi segreti. “A volte di sera non mi addormento e rimango a chiedermi se esistano altre forme di vita oltre noi, chissà!“, esclama un alunno durante la presentazione di questa mattina. “Potrebbero, su Marte hanno trovato l’acqua!“, risponde un suo compagno di scuola.
“È facile organizzare eventi di questo genere nei licei o nelle scuole medie, ma l’intento della nostra associazione e di quelle che aderiscono al progetto è avvicinare i ragazzi, soprattutto coloro che non seguono delle attività dedite all’educazione ambientale nel loro programma scolastico e formativo“, sostiene Giovanni Furgiuele, Presidente dell’Associazione culturale no profit “L’Agone nuovo”. Infatti, l’idea promossa non solo con questa iniziativa, ma anche con quelle a venire all’Irish Institute, è invogliare le future generazioni alla condivisione della cultura, alla conoscenza e all’informazione, soprattutto verso l’ambiente che ci circonda. Perché, come ribadito durante la presentazione di oggi, “la conoscenza rende liberi” e, quanto a sicurezza, ci salva la vita.
Barbara Polidori