Rinviata al 3 giugno prossimo l’udienza riguardante l’istanza di fallimento della multiservizi Bracciano Ambiente, richiesto dalla Procura della Repubblica di Civitavecchia a seguito di accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza e riassunti in una annotazione che evidenzia in particolare debiti verso la Regione Lazio relativi alla ecotassa.
Lo precisa il sindaco di Bracciano Giuliano Sala, ricordando anche come il presunto debito con l’erario, alla luce della delibera di Giunta Regionale n. 317 del 20 aprile 2014, è oggetto di un procedimento che riconosce l’abbattimento alla partecipata del debito tributario regionale maturato al 31/12/2013 “fino alla concorrenza di una somma pari a €. 10.453.107,68”.
“La delibera di Giunta Regionale – spiega il sindaco Sala – ha riconosciuto i maggiori oneri consistenti nelle attività poste in essere dalla Bracciano Ambiente per il recupero ambientale e l’attività di gestione di fatto operata degli invasi precedentemente coltivati da altri, ovvero dalla SEL, dal 1 luglio 2004 al 31 dicembre 2013 “nell’interesse collettivo – dice la delibera – della cittadinanza e al fine di favorire il rispetto degli standard ambientali ed igienici stabiliti dalla normativa vigente”.
“La valutazione delle spese a corredo della delibera regionale ed effettuata dagli incaricati della Regione – aggiunge Sala – ha accertato, recentemente, in €.11.719.941 euro la somma impiegata allo scopo dalla Bracciano Ambiente. Si noti che – aggiunge il sindaco – si tratta di una somma che supera i 10.000.000,00 euro dovuti a titolo di ecotassa e che costituiscono la quasi totalità del presunto debito che la procura ha rilevato per avviare la istanza di fallimento. La stessa delibera regionale – spiega ancora Sala – prevede che venga effettuata una relazione per individuare le eventuali responsabilità in sede regionale per quanto riguarda la mancata riscossione, all’epoca, di quanto dovuto a titolo di ecotassa e soprattutto la mancata richiesta e presentazione delle dovute garanzie finanziarie”.
Per quanto riguarda la Conferenza dei Servizi che si è tenuta il 16 aprile scorso in Regione il sindaco Sala fa presente che il Mibact ha richiesto una integrazione della documentazione che la Bracciano Ambiente presenterà in tempi brevi, con la finalità di chiudere la conferenza propedeutica alla emissione del decreto di chiusura da parte della Regione Lazio, nei tempi previsti dalla normativa.
“Solo successivamente – precisa il sindaco- la Conferenza valuterà nel merito il progetto presentato dalla Bracciano Ambiente per la modellazione morfologica e il capping dell’intero invaso di discarica, ovvero delle procedura di chiusura definitiva dell’attuale “panettone”. Il progetto presentato, per una questione di carattere tecnico, riguarda l’intero invaso, ma la Bracciano Ambiente sosterrà le spese ed interverrà esclusivamente nella parte di bacino autorizzato e coltivato dalla società, pari a 825.000 metri cubi. A riguardo, come previsto dal D.Lgs. 36/2003, la Società ha presentato, a garanzia della post gestione dell’area gestita direttamente, una garanzia finanziaria per l’importo di €. 8.076.500,00”.
Riguardo la visita dell’eurodeputata Eleonora Forenza presso la discarica di Cupinoro, il sindaco smorza le polemiche, dichiarando che la Bracciano Ambiente aveva comunicato due giorni fa, con una nota, l’impossibilità ad effettuare la visita in data 23 aprile, a causa della indisponibilità del Direttore Tecnico dell’impianto, persona titolata a fornire dati tecnici utili ad una consapevole presa visione dell’effettiva situazione dell’impianto.
“Sono a conoscenza – aggiunge – che la visita già programmata in una data precedente, era stata rinviata in modo repentino dal suo staff, a causa della indisponibilità dell’europarlamentare stessa, mentre la richiesta di rinvio per motivi di salute del Direttore della discarica, è stata presa come una volontà di impedire l’accesso in discarica. Come sempre constato che, per alcuni, la democrazia e la partecipazione funziona a senso unico. E’ stata alimentata una polemica, a mio avviso, non giustificata”.