“La denuncia se fatta in questo modo non porta ad altro che al discredito di luoghi e persone e sinceramente non ne sentiamo il bisogno”.
E’ quanto commenta l’amministrazione comunale di Bracciano in relazione al servizio di Striscia la Notizia andato del 28 aprile scorso su rifiuti abbandonati in un’area adiacente alla circumlacuale e a uno scarico nel lago.
“Affinché da una segnalazione diffusa in modo virale come sta accadendo in queste ore – sottolinea l’amministrazione comunale – si possa trarre l’opportunità per rilanciare il contrasto ad ogni tipo di abbandono improprio del rifiuto, portiamo a conoscenza dell’opinione pubblica con gli stessi mezzi usati per il servizio sera quanto chi preposto alla sorveglianza e al controllo, fa da tempo attraverso ordinanze di sgombero verso privati quando il fondo è di privati e attraverso bonifiche straordinarie quando l’abbandono ricade su terreni e luoghi pubblici denunciando e sanzionando, quando è possibile rintracciare i diretti responsabili di tali gesti, per i quali l’unica definizione rispettosa che trovo è “incivili”.
Interventi attivati – spiega l’amministrazione – anche per l’amianto che prevede uno smaltimento particolare. Al riguardo proprio in questi giorni è stato disposto l’affidamento ad una ditta tramite MEPA per lo smaltimento dell’amianto per quanto già segnalato in luoghi pubblici. Si usino gli stessi mezzi – aggiunge ancora l’amministrazione – per dare risonanza a tutte quelle azioni di volontariato da parte di cittadinanza, associazioni, movimenti, che, condividendo gli stessi obiettivi di decoro e pulizia, stanno mettendo in atto da tempo. Un azione che vuole proprio contrastare le malsane abitudini di gettare il rifiuto ovunque, non rispettando norme e regolamenti che prevedono lo smaltimento presso l’isola ecologica o il rispetto della differenziata che il nostro Comune persegue da anni. Si desse forza – dice ancora l’amministrazione – alle richieste che da tempo vengono reiterate per prevedere un potenziamento della rete fognaria circumlacuale non dipendente certo dal solo Comune di Bracciano, (nei primi anni ’80 Acea, di concerto con i comuni del CoBIS, il Consorzio del Bacino Idrico Sabatino, Anguillara Sabazia, Bracciano, Manziana, Oriolo Romano e Trevignano, ha realizzato, nell’area del lago di Bracciano, una rete fognaria circumlacuale e un impianto di depurazione.
La rete fognaria – spiega l’amministrazione – corre lungo tutto il perimetro del lago per circa 30 chilometri ed è costituita da 24 stazioni di pompaggio, collocate in serie per compensare le diverse altimetrie della zona. L’impianto di trattamento delle acque reflue è in grado di trattare una portata media giornaliera di 0,12 m3/s, con una popolazione servita pari a 40.000 abitanti. L’intero sistema è stato realizzato per tutelare la qualità delle acque del lago di Bracciano ed è gestito interamente da Acea. L’impianto è in corso di potenziamento e ci stiamo attivando affinché serva circa 70.000 abitanti. Si desse altrettanta risonanza a quelli che – precisa ancora l’amministrazione – sono i parametri ufficiali di riferimento per l’inquinamento del nostro bacino lacustre pubblicati regolarmente dall’Arpa e che ad oggi considerano le acque del nostro lago in ottime condizioni
http://www.arpalazio.gov.it/ambiente/acqua/dati/balneazione/balneazione.htm?comune=bracciano&prov=ROMA&lagoID=5. Si dicesse chiaramente che se si filma i giorni seguenti giornate di Tramontana è possibile trovare relitti e rifiuti provenienti da qualunque punto del lago”.
Controlli e riscontri sono in corso in relazione a quanto segnalato da Striscia la Notizia.
“Nonostante tutto ciò – sottolinea Paola Lucci, assessore all’Ambiente del Comune di Bracciano – la sollecitazione ulteriormente prodotta dal servizio ha attivato sopralluoghi e verifiche che hanno portato all’individuazione delle aree da bonificare, precisamente di terreni non di proprietà comunale, pertanto verranno redatte ordinanze di rimozione dei rifiuti ai proprietari. Verrà convocato poi un incontro con i vertici del COBIS per cercare di definire tempi e modalità di intervento al fine di evitare quei danni ambientali che potrebbero verificarsi se si perseverasse negli anni ad utilizzare gli scolmatoi come unica misura di protezione per la rete fognaria piuttosto che ricorrere al ‘potenziamento’ annunciato”.