21 Dicembre, 2024
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Anguillara, Pizzorno: “Basta tagli dovuti al fondo di solidarietà, bisogna intervenire al più presto”

Questo  dichiarato dal sindaco Francesco Pizzorno in merito al famigerato Fondo di solidarietà, detrazione che pesa sulle casse comunali di Anguillara per oltre 1.360.000 euro, costringendo l’amministrazione a limitare se non eliminare servizi essenziali per la cittadinanza e rendendo difficilissima una riduzione delle imposte.

“Il fondo di solidarietà – spiega Pizzorno – è stato concepito all’indomani della eliminazione dei trasferimenti statali in favore dei Comuni, per assicurare a tutti i cittadini italiani l’erogazione paritetica dei servizi fondamentali e viene finanziato per la quasi totalità con la tassazione comunale sugli immobili. Ma la ridistribuzione del fondo è assolutamente illogica ed incoerente premiando in maniera incomprensibile alcuni Comuni e bastonandone altri.”

“Basti pensare, nel nostro territorio, a Santa Marinella, Ladispoli, Cerveteri, Canale Monterano, Manziana, Bracciano, Trevignano Romano, Campagnano di Roma, Formello che come Anguillara subiscono pesantissimi tagli che svuotano le casse comunali.

In un periodo di profonda crisi economica è assurdo ed assolutamente ingiusto costringere i Sindaci a chiedere ai propri cittadini di pagare imposte più alte per servizi che saranno usufruiti da altri.

L’assurdità dei criteri di taglio e di ridistribuzione sta nel fatto che i Comuni che subiscono maggiormente la scure del Fondo sono costretti, per quadrare i bilanci, ad aumentare le imposte per alimentare le casse di altri Comuni che, invece, potranno permettersi una tassazione più leggera.

Praticamente i cittadini di Anguillara, Bracciano, Santa Marinella, Formello e di molti altri Comuni del territorio si trovano a pagare tasse più alte per permettere ad altri Comuni la detassazione.

Abbiamo ben presente che chi è in difficoltà debba essere sostenuto, ma tale aiuto non può gravare su cittadini che si trovano a pagare tasse per servizi di cui non usufruiranno mai e che saranno goduti da altri”.

“Il Fondo di solidarietà non può essere posto a carico dei Comuni, bensì dello Stato, altrimenti è meglio abolirlo.

La sua istituzione è sicuramente un principio di grande valore, ma non può andare a pesare nel bilancio del singolo Comune. Lo Stato dovrebbe farsi totalmente carico del Fondo, permettendo in questo modo ai Comuni virtuosi di svolgere una buona politica ed aiutando allo stesso tempo le amministrazioni che ne hanno veramente bisogno; ripeto il Fondo per così come è concepito è meglio che sia abolito.

Se lo Stato centrale non è in grado di aiutare chi ha bisogno abbia il coraggio di prenderne atto e di abolire il Fondo. Non si può imporre ai Sindaci di vessare i propri cittadini senza che per essi vi sia alcun ritorno; e’ molto facile fare il signore con i soldi e con la faccia degli altri ”.

Già molti Sindaci in tutta Italia si sono uniti nella battaglia contro il Fondo di solidarietà a carico dei Comuni.

“Per questo sto sollecitando molti dei Sindaci del territorio ad incontrarsi ed a fare fronte.

Se è vero che l’unione fa la forza, noi dobbiamo essere uniti e fare sentire la nostra voce con energia anche arrivando ad iniziative di forte impatto” – conclude Pizzorno.

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