22 Novembre, 2024
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Trevignano: il consiglio comunale del 30 Aprile

Si è riunito giovedì 30 aprile il Consiglio comunale di Trevignano Romano, ultima data utile per l’approvazione del bilancio consuntivo 2014. Dopo le comunicazioni iniziali del sindaco Luciani relative alle nuove deleghe, che vedono il vicesindaco Del Savio titolare dei Servizi Sociali e il consigliere Mariotti del Turismo, è intervenuto il capogruppo dell’opposizione Galloni. In seguito alla denuncia di un servizio televisivo sui riversamenti nel lago di acque di origine fognaria nelle aree del Comune di Bracciano, Galloni ha chiesto di istituire una Commissione d’indagine per valutare in quale situazione versi Trevignano. Il sindaco Luciani, in risposta, ha chiarito di aver già posto il problema all’Acea, rassicurando che la stessa metterà in atto un progetto, ancora in fase di sviluppo, per risolvere una situazione poco incoraggiante per un Comune con valenze turistiche.

Nel corso della seduta consiliare sono stati approvati all’unanimità alcuni innovativi proposte all’ordine del giorno: i parcheggi rosa; il servizio di volontariato “nonni vigili”; il bilancio partecipato, che prevede l’istituzione di una piattaforma digitale dove i cittadini potranno leggere un bilancio sintetizzato e semplificato, partecipando attivamente e proponendo soluzioni utili.

I matrimoni con rito civile, inoltre, potranno celebrarsi a Trevignano anche al di fuori delle mura municipali, occasione di promozione del territorio e di sviluppo economico per il paese, una grande opportunità se si pensa alle numerose cerimonie nuziali che ogni anno Trevignano vede officiare.

Data la delicatezza delle questioni proposte dalla minoranza, è stata istituita una Commissione straordinaria per regolamentare nel merito le delibere approvate.

Unica nota stonata della lunga giornata consiliare è stata la bocciatura della diretta streaming audio e video delle sedute del Consiglio comunale proposta dall’opposizione. La maggioranza si è giustificata sostenendo che nel regolamento comunale non viene fatta menzione di riprese audio video e che per una questione di privacy qualche eletto potrebbe non essere d’accordo. Le motivazioni addotte sembrano poco convincenti dal momento che i Consigli comunali sono pubblici, tanto che il Garante per la protezione dei dati personali si è espresso a favore della legittimità delle riprese audiovisive delle sedute consiliari, che possono rappresentare anche una valida opportunità per favorire una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa del paese.

Chiara Marricchi

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