«Il profondo interesse che abbiamo riscontrato al Forum PA in occasione della presentazione ufficiale di USCE.it, sia da parte di rappresentanti degli enti locali che dei cittadini, dimostra come il tema della gestione delle pratiche di condono edilizio sia sempre di strettissima attualità. Abbiamo anche avuto l’ennesima conferma di quanto fosse atteso un sistema innovativo in grado di coniugare la semplicità del funzionamento con l’efficacia dei risultati».
Così l’ing. Sandro Simoncini, presidente di Sogeea Spa, in merito alla presentazione di USCE.it (Ufficio Speciale Condono Edilizio Web) alla ventiseiesima edizione del Forum PA.
«Il servizio, a seguito di una scelta effettuata tramite bando di gara europeo, è già attivo nel Comune di Anguillara Sabazia – spiega Simoncini -. In appena tre mesi, USCE.it ha consentito la lavorazione di oltre il 50% delle 2.200 pratiche giacenti, un numero che abbatte con un rapporto di oltre 100 a 1 le tempistiche di evasione rispetto alla gestione tradizionale. Si parte digitalizzando le pratiche in giacenza, in modo da fare una fotografia con data certa dell’archivio, per poi far lavorare le istanze da un team di tecnici-istruttori che opera da remoto e con procedure standard atte a garantire trasparenza e rapidità.
L’attivazione di un portale dedicato e protetto con livelli di sicurezza superiori a quelli di una banca, come è USCE.it, permette gratuitamente al cittadino di seguire lo stato di avanzamento della propria istanza, visualizzarne i documenti estraendone copia, sollecitarne la lavorazione, interagire con i tecnici-istruttori tramite un efficacissimo servizio help-desk sempre attivo, integrare la documentazione, verificare i calcoli delle somme richieste, pagare i diritti con carta di credito. Il tutto comodamente da casa, senza essere costretto a recarsi in Comune. USCE.it assicura la verifica e il monitoraggio costante delle procedure e delle performance desiderate dal Comune. Il servizio consente ai singoli enti locali di non mettere a bilancio alcuna spesa e di trasferire il rischio d’impresa totalmente al provider, senza dover costituire uffici con attrezzature ad hoc o ingaggiare professionisti esterni. Il Comune sostiene il costo sotto forma di un aggio pagato solo dopo avere incassato gli oneri dai cittadini: aspetto non secondario visto le crescenti difficoltà che gli enti locali incontrano nel reperire risorse finanziarie».