Finalmente il livello dell’acqua del lago di Bracciano verrà monitorato e regolato in modo da prevenire gli effetti destabilizzanti di un eccessivo innalzamento o abbassamento del lago e garantire, nel contempo, l’utilizzo sostenibile dell’acqua.
E’ stato, infatti, appena firmato il “Protocollo d’intesa per la regimentazione dei livelli idrici del lago, finalizzati alla tutela del territorio e ai provvedimenti necessari per la definizione delle variazioni dei livelli minimi e massimi”. Firmatari i tre comuni che affacciano sul lago, la Città metropolitana di Roma, l’Ente Parco Regionale di Bracciano e Martignano, Hydra Ricerche, Acea Ato 2 spa e il Consorzio Lago di Bracciano. Quest’ultimo coordina le attività del neo costituito Comitato di indirizzo e controllo, e ospita nella propria sede la sala operativa destinata al monitoraggio, allo studio e alla gestione dei livelli dell’acqua del lago.
In sostanza, gli interventi di deflusso dalle paratoie e di captazione dell’acqua saranno coordinate e programmate in modo da mitigare possibili danni alle rive (frane, smottamenti ecc.) e garantire l’utilizzo delle spiagge, in sintonia anche con gli aspetti ambientali e naturalistici mantenendo, in particolare. il corretto deflusso vitale dell’Arrone per garantirne la naturale integrità ecologica.
“Ho forzato un po’ la mano a tutti”, confessa Rolando Luciani, Presidente del Consorzio. “perché è una mia vecchia idea; già nel 2003, quando ero sindaco di Trevignano, eravamo d’accordo con gli altri sindaci sulla necessità di un confronto diretto con Acea, di un coordinamento per la gestione dell’acqua del lago, che è un elemento primario per le attività economiche del territorio”.
Alessandra Lombardi