Pubblichiamo qui di seguito la lettera aperta che è ci è stata inviata da Carlo Bartolini Presidente di A.S.V.U.S. Associazione Sportiva Volo Ultraleggero Sabazia.
Il 31 Maggio, per il volo, è stata davvero una brutta domenica.
Essendosi appena svolto sulla nostra aviosuperficie l’incontro conclusivo del Progetto scolastico “Un Volo sulla Sicurezza”, sento di non poter rimanere in silenzio nei confronti degli Istituti scolastici e di tutti coloro che hanno partecipato offrendoci la loro fiducia, per fornire un’informazione meno confusa degli avvenimenti e di come sono stati organizzati gli incontri previsti dal Progetto che ci ha visti partecipi.
Sento quindi il dovere di confermare che tutti gli incontri con le scolaresche sono stati sempre svolti rivolgendo la massima attenzione possibile alla sicurezza.
Ad esempio, per effettuare quei pochi minuti di volo dimostrativo di due ultraleggeri, eseguito in tempi separati l’uno dall’altro, il volo stesso è stato programmato su carta in modo tale da poter essere eseguito su aree libere da persone, con manovre di virata indirizzate dalla parte opposta degli spettatori e comunque lontano da loro.
In nessun caso si è trattato di volo acrobatico ed i piloti sono rimasti per tutto il tempo in contatto radio con un assistente a terra pronto a segnalare eventuali inosservanze di quanto programmato.
Immaginandomi nelle veste di un genitore o di un insegnante, le notizie diramate dai telegiornali riguardo agli incidenti occorsi ieri, potrebbero indurre a domande e perplessità alle quali vorrei dare sollievo nei modi possibili, anche rimanendo a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Aggiungo una notazione che ritengo rilevante.
Riguardo all’ammaraggio dell’ultraleggero nei pressi del castello di Santa Severa, ritratto dai telegiornali dopo essere stato recuperato dall’acqua e posizionato sul bagnasciuga dai soccorsi attivatisi, confermo che è partito da Anguillara, ma che a bordo non vi erano né iscritti alla nostra Associazione (ASVUS) né tantomeno nessuno dei tre Istruttori della Scuola di volo TAG, che opera sulla nostra aviosuperficie.
L’incidente è con ogni probabilità imputabile ad errore umano e comunque, certamente, al comportamento del pilota, che – in realtà – è l’unico responsabile della condotta di volo del mezzo che conduce.
Per quanto invece attiene l’incidente di Alba Adriatica, non si è trattato di due ultraleggeri (come detto da alcuni media) ma di due aerei di aviazione generale certificati per volo acrobatico ed appartenenti ad una pattuglia acrobatica di riconosciute capacità, la cui esibizione era prevista precedere quella delle Frecce Tricolori.
Durante tali esibizioni, il tratto di mare interessato è interdetto a bagnanti ed a qualunque tipo d’imbarcazione che non sia attinente.
In questo caso, le norme di sicurezza hanno funzionato a dovere anche se purtroppo uno dei due piloti ha perso la vita mentre l’altro è riuscito ad ammarare nelle vicinanze dell’arenile, obbligatoriamente sgombro da persone e natanti.
Rimango, come detto a disposizione per eventuali ulteriori informazioni inviando il mio più cordiale saluto.
Il Presidente di A.S.V.U.S.
Carlo Bartolini