“Per rompere il silenzio politico e mediatico sul tentativo di svilimento del risultato del referendum acqua pubblica del 12 e 13 giugno del 2011, noi del comitato Anguillara in Movimento abbiamo
deciso di organizzare un incontro nella nostra cittadina.
All’evento svoltosi presso il Bar Krystall sono intervenuti Devid Porrello consigliere della Regione Lazio, Federica Daga portavoce in Parlamento e Nadia Gonella del comitato Acqua Bene Comune
di Anguillara; non è passata inosservata invece l’assenza degli esponenti politici locali che, se pur invitati ufficialmente, hanno deciso di disertare la manifestazione.
In realtà l’assessore Enrico Stronati ci ha inviato un messaggio precisando che al Comune di Anguillara non è concesso l’utilizzo dell’acqua del lago come riserva idrica e che i comuni hanno
difficoltà nella gestione in proprio del servizio idrico in quanto, a differenza del gestore unico, non possono ritoccare le tariffe introducendo nuove voci per effettuare investimenti straordinari di
manutenzione.
Fra pochissimi mesi scadranno i termini per l’approvazione della legge regionale 5/2014 “Tutela , Governo e Gestione pubblica delle acque”, scritta dai comitati per l’acqua insieme ad alcuni sindaci del Lazio, che ridisegna i Bacini Idrici seguendo il corso naturale delle acque.
La legge regionale, da approvare al più presto, contrapponendosi all’intenzione dello Sblocca Italia di portare il servizio idrico ad un unico gestore privato, reperisce la volontà popolare espressa nel referendum del 2011 dettando le disposizioni con cui deve essere governato il patrimonio idrico della Regione, un governo pubblico e partecipativo dell’intero ciclo integrato dell’acqua, in grado di garantirne un uso sostenibile e solidale.
La forza di maggioranza regionale, pur dichiarandosi favorevole all’approvazione della legge da un lato prende tempo e dall’altro, attuando il decreto legge di Renzi, fa inviare ai Sindaci lettere di
diffida affinché cedano il servizio idrico comunale.
Il Sindaco di Anguillara è stato uno dei primi ad effettuare un azione ed a rispondere con una contro diffida, per tutelare se stesso e cercare di tutelare il servizio idrico nel rimanere pubblico.
Quello che ci lascia un po’ perplessi è il fatto che Pizzorno non abbia voluto partecipare alle successive azioni intraprese dal gruppo dei Sindaci che hanno avuto la stessa diffida.
Ci sono stati degli incontri dove la nostra amministrazione non ha partecipato e soprattutto non ha partecipato al ricorso a TAR, azione che avrebbe potuto avere un peso maggiore in quanto presentata insieme agli altri comuni nei confronti della Regione Lazio; invece il nostro Sindaco ha voluto intraprendere una strada da singolo deliberando una mozione nel Consiglio Comunale del 4 Giugno , “CONFERMA DELLA MANCATA ACQUIESCENZA AL PASSAGGIO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO AL GESTORE UNICO ACEA ATO 2 SPA” .
L’atteggiamento intrapreso dalla nostra amministrazione ci lascia dubbiosi, a parole si dichiara favorevole al servizio idrico pubblico ma nei fatti già mette le mani avanti sulle difficoltà nel
sostenere i costi del servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria scaricando le responsabilità sul governo che impone loro il passaggio al gestore unico.
Noi vigileremo e se servirà combatteremo affinché il servizio idrico rimanga pubblico. L’acqua è un dono e va rispettato e tutelato.
Si scrive acqua si legge democrazia.”
Movimento 5 Stelle Anguillara