“Acqua” è il titolo di un intervento teatrale itinerante che si svolge presso la cascata della Diosilla nella suggestiva forra, dalla particolare vegetazione, e lungo il torrente Bicione all’interno della Riserva Naturale Monteranno.
Una drammaturgia composta da testi letterari e poetici sull’elemento Acqua. Un viaggio costellato di azioni sceniche; un modo di fare spettacolo entrando in relazione con luoghi di particolare fascino ambientale e culturale.
“Acqua” è una delle Azioni che il Progetto “Ambiente & Spettacolo” ideato e diretto da Riccardo Caporossi intende svolgere nel territorio della Riserva instaurando un dialogo tra l’elemento naturale e la natura dell’uomo per una riflessione e partecipazione collettiva agli stimoli interpretativi della realtà che tutti viviamo. Questo intento si mostra entro la cornice di un paesaggio di particolare fascino quale è la Riserva Naturale Monterano.
La Riserva fa parte del Sistema dei Parchi e delle Riserve Naturali della Regione Lazio finalizzati alla conservazione degli ambienti di particolare interesse naturalistico. La selvosa vegetazione del parco caratterizza un paesaggio a forre e a gole a causa dell’azione erosiva dei corsi d’acqua. La presenza di numerose specie rare animali e vegetali oltre ad aree minerarie e sorgenti sulfuree arricchisce questo pregevole territorio. Il Parco prende nome dall’antico insediamento di Monterano. Dedicato dagli Etruschi alla dea Manturna è stato oggetto di varie dominazioni da parte di famiglie nobili che in epoche medievale e barocca hanno trasformato l’abitato rendendolo unico tra i borghi della Tuscia romana. Tra gli artefici, Gian Lorenzo Bernini e il suo allievo Mattia De Rossi hanno lasciato magnifiche testimonianze. Il recente restauro del Palazzo Altieri, la fontana del Leone, il convento di San Bonaventura impreziosiscono questo meraviglioso territorio da percorrere tra i sentieri di una affascinante Natura.
Una occasione di dialogo per affermare di nuovo, nei mutamenti sociali che caratterizzano la nostra società, come un territorio dell’hinterland romano possa muovere interessi di scambio con politiche culturali di una grande città facendo riferimento alle proprie risorse, in prevalenza quelle ambientali, tali da cancellare dicotomie tra uomo e ambiente sempre più necessarie.