L’Agenzia regionale per la difesa del suolo (Ardis) e l’Agenzia regionale per i parchi (Arp) spariranno dalla mappa delle strutture regionali. Le loro funzioni e i loro 116 dipendenti saranno trasferiti all’interno degli uffici della Regione con un risparmio “non inferiore a circa 250.000 euro in ragione d’anno”, come si legge nella relazione introduttiva alla proposta di legge regionale n. 244, concernente appunto la soppressione di entrambe le agenzie. Tale provvedimento ha ottenuto oggi il parere favorevole della IV commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria, presieduta da Mauro Buschini.
Prima del voto finale e dell’esame di alcuni emendamenti, la commissione ha ascoltato l’assessore alle Infrastrutture, alle politiche abitative e all’ambiente, Fabio Refrigeri, il quale ha illustrato nuovamente le finalità del provvedimento con il quale la Regione intende “perseguire l’obiettivo di un ulteriore snellimento della struttura amministrativa regionale, eliminando sovrapposizioni e problemi di coordinamento, e riportando all’interno delle strutture amministrative della Regione le funzioni oggi svolte da Ardis e Arp.”. La pl 244 dovrà adesso passare all’esame dell’Aula consiliare, per l’approvazione definitiva.
Nel corso della seduta, la IV commissione ha dato anche parere favorevole, con osservazioni, alle norme finanziarie della Proposta di deliberazione consiliare n. 32 del 29 ottobre 2014, concernente l’approvazione del piano settoriale di intervento per la tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario per il triennio 2015-2017, e della proposta di legge n. 120, concernente “Norme per favorire la conciliazione nelle controversie sanitarie e in materia di servizi pubblici”.
Il piano per la tutela delle risorse genetiche autoctone sarà attuato dall’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio (Arsial), per una spesa annuale di 300 mila euro il cui finanziamento sarà a carico del bilancio dell’Agenzia e dei contributi previsti dai Piani di sviluppo rurale del Lazio 2007-2013 e 2014-2020, nell’ambito delle iniziative assunte per il potenziamento dell’obiettivo di salvaguardia delle biodiversità.
In quanto alla pl 120, secondo quanto previsto da un emendamento dell’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, per l’attività di conciliazione svolta presso l’Istituto regionale di Studi giuridici “Arturo Carlo Jemolo” non dovranno derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica regionale.