22 Novembre, 2024
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Cinghiali nei Parchi del lazio: la lettera del Commissario al Presidente Nicola Zingaretti

“Caro Presidente,

quanto è drammaticamente accaduto negli scorsi giorni nel Parco delle Madonie era ampiamente prevedibile e sarebbe potuto accadere in ogni momento nel nostro territorio, infestato come ormai quasi tutta Italia, da popolazioni di cinghiali che si riproducono indisturbati nei parchi, dai quali escono per frequentare le campagne e talvolta perfino i piccoli centri urbani. Sono ormai frequenti­ssimi gli incidenti stradali provocati dall’impatto dei veicoli con esemplari di grosse dimensioni, incidenti che potrebbero provocare, come già purtroppo occorso altrove, la perdita di vite umane.

Il nostro Parco soffre ormai, per effetto dei massicci danni che i cinghiali arrecano all’ agricoltura, di un livello di indebitamento economico assolutamente insostenibile per il nostro esiguo bilancio. Difficile e conflittuale è diventato anche il rapporto con le Associazioni degli Agricoltori proprio a causa di una concezione ambientalista religiosa, severissima e, se mi consenti, anche molto salottiera, propugnata cioè da persone che non sono in prima linea come lo siamo noi e come lo sono gli agricoltori del Parco e, anche se in buona fede, non sono a conoscenza della reale situazione e del pericolo che questi animali rappresentano anche per gli ecosistemi naturali stessi.

Nel Parco sono presenti aziende agricole d’ eccellenza che hanno rinunciato a produrre olio pregiato, vino, etc. su migliaia di ettari. Non possiamo permetterci di essere la causa della perdita di tradizioni e risorse che appartengono da sempre a questi territori e che ne sono la chiave identitaria.

Per quanto possibile, il Parco ha elaborato un Piano di contenimento dei cinghiali, che include strumenti differenziati per le diverse tipologie di intervento (catture, recinzioni, dissuasori per limitare gli incidenti stradali). È evidente che poco può realizzare, da solo, l’Ente territoriale, trovandosi ad operare in un intricato sistema burocratico, amministrativo e tecnico. Appare ormai indispensabile che la Regione stessa organizzi un Piano complessivo che, tenendo conto di tutte le sue componenti, porti alla risoluzione del problema in tempi rapidi, anche organizzando con il coordinamento dell’Assessorato regionale competente, entro fine settembre, una riunione operativa con i Commissari dei Parchi.

Spero che non si debba perpetuare nemmeno di poco l’ antico detto latino: “Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur”. Visti i fatti siciliani, il detto appare purtroppo appropriato.

Grazie per quanto potrai fare, buon lavoro.”

Il Commissario del Parco di Bracciano e Martignano

Giuseppe Curatolo

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