Tre giorni di festa dedicati al vino e agli etruschi, con il centro storico di Tarquinia invaso da oltre 15mila persone, tra negozi aperti, spettacoli e mostre ad animare il cuore della città etrusca. Tutto questo è stata la nona edizione del DiVino Etrusco. A presentare il bilancio il sindaco Mauro Mazzola e l’assessore al turismo Sandro Celli oggi pomeriggio (13 agosto), nella sala consiliare del palazzo comunale, alla presenza di commercianti, produttori vinicoli e giornalisti.
«Non posso far altro che esprimere la mia soddisfazione per quanto è realizzato, grazie a un eccezionale lavoro di squadra. – ha detto il primo cittadino – Voglio sottolineare la rinnovata collaborazione con il tessuto economico cittadino, che ha avuto un ruolo da protagonista, così come le associazioni e i tanti volontari che si sono impegnati per organizzare la manifestazione».
«DiVino Etrusco ha avuto quest’anno numeri importanti. Una sfida impegnativa che abbiamo vinto. – ha sottolineato l’assessore Celli – Oltre alle presenze, mi preme evidenziare come abbiano partecipato 20 cantine, ricostituendo la dodecapoli etrusca e coprendo con le postazioni tutte le principali piazze del centro storico di Tarquinia, e ci siano stati 32 spettacoli, tra concerti e saggi di danza. L’obiettivo è di rendere la rassegna autosufficiente dal punto di vista economico e dalla volontà delle amministrazioni che si succedono e abbiamo compiuto un notevole passo in avanti. Al riguardo abbiamo fatto investimenti mirati come l’acquisto dei gazebo e dei banner in pvc e forex, che saranno riusati nelle prossime edizioni.
A fronte di una spesa complessiva di 31 mila euro, siamo andati in attivo di circa 8 mila euro grazie a sponsorizzazioni, vendita dei biglietti e contributi delle istituzioni. Risorse che saranno reimpiegate per l’edizione del 2016. Infine, voglio ringraziare tutte le persone che hanno lavorato per realizzare il DiVino Etrusco: dai commercianti ai produttori vinicoli locali e ai tanti volontari che hanno fatto rete, perché amano la nostra bellissima città».