In un contesto di legami nella Città Metropolitana, si inquadra la serie di iniziative coordinate fra Roma e Rignano Flaminio per l’8 settembre prossimo.
La “Fiera”, erede della fiera di merci e bestiame del Paese ai tempi dell’economia rurale, viene riqualificata come vetrina delle produzioni più tipiche, quelle dell’artigianato e dell’agricoltura, rivitalizzando il legame tra le comunità e l’identità produttiva locale, esattamente secondo le logiche che in questi mesi Expo 2015 sta proponendo a tutto il mondo. Accanto al momento espositivo di produzioni rappresentative dei luoghi, capaci di valorizzarne l’identità economica, ma anche storica, culturale e tradizionale, è previsto quello formativo e informativo, in un’ottica più generale e di area vasta, attraverso convegni e seminari professionali. Lungo l’area espositiva, che si snoderà nelle vie del Paese per una lunghezza di quasi 1 km, gli operatori dell’enogastronomia allestiranno dei punti di ristoro, che quest’anno per la prima volta avranno un tema conduttore comune, a mo’ di “osteria diffusa” accanto all’area “street food”, rappresentativa della ristorazione itinerante. Il “Treno del Buongusto” – appositamente organizzato – partirà da Piazzale Flaminio a Roma alle 8.40 dell’8 settembre.
Diversi gli appuntamenti, fra cui quello con il Convegno cui parteciperà il Presidente del Consorzio Tiberina, Giuseppe Maria Amendola, insieme – fra gli altri – al Vice Sindaco dell’Area Metropolitana di Roma, Mauro Alessandri, e al Presidente della Commissione Attività Produttive della Regione Lazio, Mario Ciarla. Il menzionato “Borgo del Buongusto” è un’ulteriore evoluzione di un concept che sta trovando pratica attuazione, con una sede ormai prossima alla definizione.
La Via Flaminia è probabilmente quella che più caratterizza il legame fra Roma e la regione Tiberina. A tal proposito, è stata recentemente riproposta alla Presidenza del XV° Municipio di Roma Capitale l’idea di fare della Torretta Valadier di Ponte Milvio – sorta di “porta Nord” della città sul fiume – una delle sedi della costituenda Fondazione “FARE TEVERE – Fondazione Amici del Tevere”, a rafforzare il legame col territorio su un confine fluido – in senso stretto e in senso figurato – su un ponte – struttura e metafora – raffigurato significativamente, a suo tempo, anche nell’invito di cui a http://www.old.awn.it/AWN/Engine/RAServePG.php/P/265161AWN0300. La Torretta potrebbe essere ovviamente adibita ad attività di consultazione, diffusione, esposizione, oltre che a distinti usi pubblici compatibili con i programmi istituzionali.