Trevignano Romano il prossimo anno andrà al voto. Il sindaco in carica, Massimo Luciani termina il suo terzo mandato e non è più candidabile. Cosa si prospetta a Trevignano per il nuovo ciclo politico? Ne abbiamo parlato con il Capogruppo di minoranza Luca Galloni.
Caro consigliere diamo prima uno sguardo al passato per poi guardare avanti, alle prossime elezioni.. il 2016 si avvicina e Trevignano eleggerà un nuovo sindaco. Cosa rimane di questi cinque anni di amministrazione Luciani?
Questa consiliatura è stata impegnata a rincorrere le emergenze quotidiane senza capacità di programmare un percorso, una visione strategica. L’immagine fotografata è quella di una Trevignano immobile che non ha visto interventi leggibili, nessuna opera pubblica, nessuna iniziativa volta alla creazione di lavoro per giovani e disoccupati, la cultura è stata ridotta ad interventi spot di bassa qualità, le attività produttive lasciate abbandonate a se stesse, le fasce deboli sono rimaste tali in termini di disagio socio-economico ma soprattutto è mancata l’azione che Trevignano aspettava da tanti anni, quella in grado di rilanciare il nostro territorio sul piano dell’offerta turistica. Il dato preoccupante del bilancio, ci dice che le nostre casse sono disastrate, recentemente il Consiglio ha dovuto certificare un disavanzo di 3.200mila euro e per i prossimi 30 anni saremo costretti a pagare una rata annuale di tagli pari a 82mila euro, una sorta di ipoteca sul futuro. Per fare un esempio degli effetti negativi nella gestione economica poco virtuosa basti pensare ai vertiginosi aumenti che hanno toccato ultimamente le nostre famiglie in merito al trasporto e alla refezione scolastica, nel giro di pochi anni le tariffe sono aumentate del 60% come è aumentata sensibilmente la tariffa sui rifiuti.
Quali sono state le migliori azioni compiute? E quali le peggiori?
Credo di aver già risposto in linea generale con la domanda precedente ma posso fare un esempio di azione che racchiude il bene e il male, mi riferisco allo stato di salute delle entrate tributarie. All’inizio dell’estate, dopo anni di superficialità, questa Amministrazione si è accorta che mancavano all’appello centinaia di migliaia di euro non riscossi. E’ il caso per esempio delle entrate da pagamento della mensa scolastica, e del trasporto, gli uffici, con un positivo lavoro certosino, di cui va dato merito, hanno scoperto che mancano all’appello, dal 2010 ad oggi, circa 250mila euro. Una somma ingente per la quale vanno fatte valutazioni sulle cause che l’hanno generata, o meglio in quale misura sia frutto di un malcostume da parte di chi ha possibilità economiche e preferisce non pagare o se piuttosto, come in molti casi, si tratta di persone che veramente non riescono ad arrivare alla fine della del mese. Sono tante le famiglie che con il caro prezzo delle nostre imposte comunali e dei servizi a domanda individuale non riescono davvero a farci i conti. E’ verso questa parte della nostra comunità che la prossima amministrazione dovrà guardare con attenzione agendo concretamente per diminuire il disagio.
La vostra è stata un’attività di opposizione molto attiva. Siete riusciti a raggiungere qualche obiettivo importante?
si, devo dire di aver provato soddisfazione in questi anni, soprattutto se guardo all’impegno che hanno dimostrato i colleghi Consiglieri Andrea Luciani, Silvio Catena e Andrea Mazzarini. Ore e ore passate a studiare le norme, a calibrare le proposte e a definire la linea da tenere nei dibattiti consiliari, oggi, sono sicuramente più preparati del 2011 e non hanno nulla da invidiare ad una classe dirigente di amministratori più navigati. Questa squadra, che ho il piacere di guidare, ha portato a beneficio della cittadinanza vari risparmi come, per esempio, quando contestammo l’assunzione di un consulente all’urbanistica che sarebbe costata decine di migliaia di euro alle casse comunali, pochi giorni dopo, quel consulente sparì.
O ancora quando riuscimmo ad evitare che per l’esproprio del terreno dove sorge l’ex Centro Espositivo di via degli asinelli, il quale a breve finalmente sarà perfezionato, i cittadini dovessero pagare circa 50mila euro. Grazie ad una nostra proposta approvata, a quel privato sarà dato in compensazione un terreno in zona A di Parco e senza possibilità di edificabilità. Ricordo la battaglia politica sul fantomatico “hospice per malati terminali” che doveva sorgere in località “la cavetta”, un progetto oscuro per l’edificazione di ben 33mila metri cubi di strutture. Un progetto che più che un’ opera sanitaria faraonica assomigliava ad un villaggio vacanze, o verosimilmente ad altra speculazione cementizia. Presentammo allora in aula, una mozione che impediva futuri cambi di destinazione d’uso rispetto al progetto presentato per derogare alcuni vincoli, fu approvata e da allora di quella grande opera non se ne seppe più nulla. Importante inoltre è stata l’approvazione della nostra volontà di destinare i proventi della gestione dei “mercatini domenicali” ai servizi sociali. Grazie alla nostra delibera, inoltre, a breve partirà la realizzazione sperimentale di 10 “parcheggi rosa” gratuiti riservati a donne in stato di gravidanza. Verrà inoltre istituito il servizio di volontariato “nonni vigili” per riavvicinare gli anziani ai giovani e offrire, davanti alle scuole assistenza e vigilanza per bambini e studenti. Nostra anche l’iniziativa per la celebrazione dei matrimoni civili in luoghi diversi dal palazzo comunale. Con questa delibera che abbiamo elaborato poi in Commissione “Proposte e Regolamenti”, sarà possibile sposarsi al porticciolo, al parco giochi, nel centro storico, sulla Rocca Orsini e in altri luoghi suggestivi.
Questo settore sta andando bene e la domanda di originalità per i posti in cui sposarsi è altissima, così rispondiamo ad una richiesta che metterà in moto opportunità economiche anche per le nostre attività produttive locali. Un altro provvedimento utile alla riqualificazione del decoro urbano prevede l’incentivo con riduzione del 30% dell’IMU e con l’esenzione della COSAP per ponteggi e cantieri rivolto a chi volesse avviare il rifacimento della facciate dei palazzi trevignanesi. Per questa proposta stiamo studiando garanzie per agevolare l’accesso al credito. Abbiamo inoltre redatto e firmato una proposta che chiamiamo “permuta sociale” e che prevede la possibilità per cittadini morosi relativamente al pagamento di tributi locali antecedenti al 2013 e che dichiarano un certificato ISEE non superiore a 8.500 euro di scontare il debito contratto attraverso la prestazione di lavoro volontario fino, a 780 euro per nucleo familiare, nei settori del verde, dello spazzamento e della piccola manutenzione locale. In questo modo il Comune avrà produzione di lavoro da persone che difficilmente avrebbero potuto pagare quel debito contratto. Ricordo anche la battaglia politica che abbiamo fatto per l’edilizia scolastica, anche grazie alle nostre continue sollecitazioni il Comune ha disposto ed ha effettuato i lavori di manutenzione del tetto della scuola materna e dei bagni della scuola elementare come anche altri interventi per la scuola media. Stiamo lavorando e sarà presentata nei giorni prossimi la nuova proposta di regolamentazione delle emissioni sonore, e della balneazione. Ci sono altre iniziative che portano la nostra firma e se ci sarà altra occasione sarò lieto di continuare ad elencarle. Se c’è volontà e determinazione, si può costruire qualcosa che fa bene alla comunità anche dai banchi dell’opposizione e se la maggioranza recepisce in quel caso dimostra solo responsabilità.
Nei suoi hashtag molti amici dei social hanno letto spesso le parole “Trevignano riparte”, in che modo può ripartire ?
Trevignano riparte se accorcia le distanze tra cittadini e palazzo comunale. Informazione, ascolto, e dialogo sia con i cittadini singoli che in forma associata, sono atteggiamenti imprescindibili, senza questi tre metodi di partecipazione ogni scelta fatta è incompleta e poco efficace, perché manca della parte fondamentale ovvero della sintesi del pensiero comune in base alla quale invece deve formarsi la scelta politico-amministrativa. Non si fanno scelte politiche in solitudine. A tal proposito per esempio prevediamo che la prossima amministrazione istituisca un Consiglio dei Rioni, un luogo fisico istituzionale dove rappresentanti scelti dagli abitanti dei nostri rioni possano suggerire interventi ed essere consultati per esprimere la propria opinione sulle decisioni dell’Amministrazione che ricadono nei propri territori rionali. Trevignano riparte se punta sulla sua Bellezza, la nostra vera ricchezza.
Non servono ingenti economie per investire sul rilancio dell’offerta turistica, abbiamo un paesaggio unico, invidiato, e per quotare le nostre potenzialità bastano il grande capitale umano e le idee innovative che la nostra comunità ha sempre dimostrato di avere. Se guardiamo non lontano da noi ci sono esperienze che hanno visto costruire, in breve tempo, le economie locali sul turismo di qualità. Trevignano può lanciare la corsa per essere meta riconosciuta a livello internazionale se saremo bravi ad impostare il giusto equilibrio tra bellezza, realizzazione di ospitalità ecosostenibile sia in termini di pernottamento che di servizi, qualificazione delle occasioni di intrattenimento e, soprattutto, potenziamento della nostra immagine oltre i confini consueti. In questo senso il supporto del Consorzio Lago di Bracciano è centrale e, ad esempio, l’avvio delle procedure per il prolungamento della pista ciclabile dimostra quanto sia funzionale a questa grande sfida. Il nostro centro storico è oramai una “bella addormentata” spesso maltrattata, e deve tornare ad essere al centro delle attrazioni, un luogo che insieme alla Rocca Orsini, quando sarà riqualificata, dovrà trasmettere emozioni forti a chi ci passeggia. I vicoli del nostro borgo devono tornare a regalare ai nostri visitatori la suggestione e la storia di cui sono intrisi. In particolar modo il turismo del nord Europa ci guarda con gusto e noi saremmo stupidi a non coglierne beneficio. Il Giubileo è alle porte e noi dovremmo sfruttarne al massimo le potenzialità, anche se sino ad ora sembra che ce ne si sia dimenticati.
Trevignano riparte se riduce la filiera produttiva e dei consumi nel settore agroalimentare, abbiamo potenzialità nella produzione di materie prime alimentari straordinarie ma nessuno ha mai pensato di strutturare azioni di sostegno intelligenti per dare a Trevignano quel marchio di qualità che prevede anche il Kilometro 0. Penso allo stimolo che si dovrebbe dare sul recupero delle tradizioni agricole per esempio, al settore ittico, alla produzione del vino che si sta rinnovando, alla produzione casearia, ai famosi pomodori come anche a tutte le colture bio che già vengono realizzate e che soprattutto i nostri giovani potrebbero riaccendere. Sono tanti i progetti per la Trevignano di domani e li presenteremo senza sogni ma con il certificato di fattibilità!
Come si presenta il centro sinistra a questa tornata elettorale?
Il PD Trevignanese ha fatto un grande lavoro con tutto il direttivo e la guida giovane di Matteo Marconi. L’obiettivo è quello di eliminare qualsiasi ipotesi di frattura e allo stesso tempo lanciare una stagione della responsabilità, un richiamo a tutte le persone di buona volontà per collaborare a far ripartire Trevignano, aldilà delle ideologie politiche, aldilà dei cognomi, aldilà soprattutto delle pregresse esperienze politico amministrative locali. Il traguardo è quello di assemblare una base democratica, larga, di persone libere e appassionate considerando però che occorrerà una forte componente di capacità amministrativa. La strada è buona.
Cosa vede nel suo futuro politico? Pensa di candidarsi a eventuali primarie?
Come ho già detto in altre occasioni, il Gruppo Consiliare che rappresento consegnerà alla Comunità e alla Politica, a fine mandato, il lavoro che ha fatto. Ma sin da ora, in maniera compatta, si rende ancora disponibile ad essere interprete di quel cambiamento che iniziò nel 2011 e io personalmente sono altrettanto disponibile a guidarlo. Se ci saranno le condizioni lo farò con passione, consapevolezza e a tempo pieno, come tutti sanno.
Chiara Marricchi