“Martedì mattina l’Ufficiale Giudiziario incaricato dal Tribunale avrebbe dovuto picchettare e liberare le aree occupate da quattro stabilimenti a Campo di Mare per consegnarle alla Società Ostilia.
La società, infatti, a seguito di un lungo e complesso iter giudiziario, ha ottenuto una sentenza esecutiva che le attribuisce la proprietà di quelle aree ed il diritto di acquisirle. Questa situazione va avanti da mesi e, ogni volta, grazie alle mediazioni della nostra Amministrazione, l’intervento viene rinviato. Anche ieri è andata così, sebbene il risultato raggiunto alla fine era tutt’altro che scontato.
Lo scorso gennaio, in vista dell’arrivo dell’Ufficiale Giudiziario, ho proposto un incontro fra Ostilia e i quattro stabilimenti balneari interessati (nota bene: è stata la prima volta che un’Amministrazione comunale di Cerveteri ha tentato una mediazione tra le due parti). In quella occasione, i rappresentanti di Ostilia hanno accettato di procedere al solo picchettamento, rinunciando (almeno in una prima fase) alla presa di possesso delle aree, anche per raccogliere la richiesta di far trascorrere serenamente l’estate.
Poi, nei diversi tentativi di accesso successivi a questo incontro (5 maggio e 11 giugno), non si verificarono neppure le condizioni per il picchettamento e il tutto fu rimandato.
È palese e ovvio, purtroppo, che di tutta questa vicenda sia stata fatta una becera strumentalizzazione da parte dei molti “politicanti” (alcuni saltati in carrozza proprio all’ultimo minuto) che cercano di utilizzare questa situazione contro l’Amministrazione comunale (che, invece, come è risaputo, non ha competenze dirette trattandosi di una causa fra privati). Non è un caso se immediatamente dopo ogni arrivo dell’Ufficiale Giudiziario, questi “politicanti” hanno l’esigenza di inondare le redazioni dei giornali e i social network di comunicati stampa e dichiarazioni e di spalleggiarsi a vicenda per diffondere “la loro” versione dei fatti e di farlo prima degli altri.
D’altro canto, in ogni occasione, martedì compreso, ci pensano poi le dichiarazioni ufficiali dell’Assobalneari a raccontare la versione dei fatti che gli altri tengono nascosta, e a riconoscere l’efficace lavoro dell’Amministrazione comunale. D’altro canto, l’Assobalneari conosce tutta la storia, perché la vive direttamente, gli altri no.
Quando l’Ostilia dopo i due fallimenti richiese in giugno l’accesso alle aree per mezzo della Forza Pubblica per prenderne possesso, incontrai e poi scrissi personalmente una lettera alla società chiedendo di rimandare l’intervento, visto che la stagione estiva era già avviata. In risposta alla mia lettera, Ostilia ha accettato di lasciar svolgere ai balneari l’intera stagione rimandando tutto a settembre. Ecco perché martedì scorso erano decisi a picchettare e a procedere con l’acquisizione delle aree. Ed ecco perché erano presenti parecchi Carabinieri, oltre agli operai. Io non posso negare che temevo che stavolta le cose sarebbero andate diversamente. Anche perché il giorno precedente avevo incontrato Ostilia e, nonostante i tentativi, non ero riuscito ad ottenere molto.
Dopo quest’ultimo incontro, in molti mi hanno sconsigliato di recarmi in spiaggia martedì; altri, al contrario, mi hanno suggerito di andare davanti gli stabilimenti a fare la “sceneggiata”, cioè a comportarmi come quei “politici da passerella”, tra cui persino un Consigliere Regionale, in azione soltanto quando ci sono in giro fotografi e giornalisti; non serve neppure specificarlo: non abbiamo mai visto queste persone in Comune per cercare e studiare le carte o proporre soluzioni. Mai, neppure una volta.
Credo che il mio ruolo di Sindaco richieda però qualcosa di molto diverso. Innanzitutto la presenza, sempre e comunque, anche quando la situazione è delicata (anzi soprattutto in quei casi). E poi l’impegno per far cambiare le cose, anche quando il risultato sembra già definito. Ecco i motivi per cui martedì ero in spiaggia. Che sono poi gli stessi motivi che non mi risparmiarono di prendere un pugno in faccia da uno dei balneari, esasperato per la situazione, lo scorso aprile durante una riunione sul tema.
Martedì ero in spiaggia alle 9:00 in punto (non alle 9:40, come raccontano i bugiardi di Forza Nuova). Mi ha accompagnato la delegata Elena Gubetti (non i Carabinieri, come raccontano i bugiardi di Forza Nuova). Ho totalmente ignorato i manifesti, i fischi e i coretti da stadio dei soliti trenta (ripeto: 30 persone) del comitato “Pascucci a casa” (di cui già il nome la dice lunga sulle proposte che hanno per Cerveteri). Come ho detto tante volte, gli insulti dei neofascisti non possono che rafforzarmi e confermare la bontà del mio operato. E, di conseguenza, seppur con dispiacere, sono diventato indifferente anche a quei dirigenti del PD di Cerveteri che con Forza Nuova condividono tutto, tanto da reggere insieme (il segretario di FN Matteo Barone e il Segretario Amministrativo del PD Maurizio Falconi) il solito striscione stampato sul retro di manifesti in cui si vedono chiaramente i simboli di FN (basta guardare le foto).
Martedì in spiaggia c’è stata una lunga azione diplomatica. Mi sono confrontato a lungo con l’Ufficiale Giudiziario e con il Comandante dei Carabinieri. E voglio ringraziare entrambi per la professionalità e per la disponibilità dimostrate. Ho spiegato loro le motivazioni che mi spingevano a chiedere, per lo meno, il rinvio dello sgombero. Ho spiegato che il Comune sta lavorando da tre anni per chiedere la revisione e l’arretramento della linea demaniale e che il prossimo novembre gli operatori balneari dovranno discutere la causa di appello che potrebbe ribaltare l’esito della sentenza.
Ma la decisione non spettava certo all’Ufficiale Giudiziario o ai Carabinieri, bensì a chi detiene il diritto di prendere possesso delle aree. Per questo ho tenuto un costante e continuo contatto telefonico con Ostilia.
Verso le 12:00, però, la mediazione era ancora in altro mare. Infatti alcuni Carabinieri, il tecnico incaricato e gli avvocati si sono spostati accanto al primo stabilimento pronti a procedere. Anche i manifestanti si sono spostati e ci sono stati attimi concitati.
Io non sono andato, perché ho ritenuto fosse molto più utile rimanere insieme all’Ufficiale Giudiziario e continuare ininterrottamente a chiedere a Ostilia uno slittamento della liberazione delle aree (ho letto che alcuni politicanti in queste ore hanno detto che io non c’ero, ma questa è l’ennesima bugia, perché non solo c’ero, ma stavo continuando a fare quello che deve fare un Sindaco). Alla fine l’Ostilia ha deciso di ascoltarci e di rinunciare alla presa di possesso dell’area.
Il rappresentante di Ostilia presente in loco, infatti, ha fatto mettere a verbale che su richiesta del Sindaco di Cerveteri la Società rinunciava alla presa di possesso delle aree limitandosi al solo picchettamento(azione necessaria a definire i confini delle aree indicate nella sentenza). Tale dichiarazione si può leggere nel verbale redatto dall’Ufficiale Giudiziario, un atto pubblico e incontrovertibile, difficilmente. A questo punto, il Comandante dei Carabinieri ha dichiarato che non c’erano le condizioni nemmeno per procedere al picchettamento e che quindi tutto veniva rinviato. L’Ufficiale Giudiziario ha fissato la nuova data per il 10 dicembre.
Non possiamo sapere come andranno le cose a dicembre, ma possiamo immaginarlo. Tutto dipenderà dall’esito del ricorso. Se i balneari dovessero vincere, non ci sarà nessun accesso alle aree. Se invece dovessero perdere (cosa che noi non ci auguriamo), sarà impossibile impedire che le aree vengano liberate. E questo dobbiamo dircelo oggi, per non fare poi gli ipocriti domani.
Da mesi ripeto alle due parti in causa di trovare una mediazione e un accordo. Ho chiesto a gran voce, fin dal primo giorno, alla società Ostilia di proporre un comodato d’uso gratuito ai balneari (richiesta che nasce dall’Assobalneari). A febbraio Ostilia aveva fornito una prima disponibilità ma i balneari (di cui riesco a comprendere benissimo la posizione) hanno pensato che accettare tale accordo avrebbe significato riconoscere una sconfitta. Sono convinto che ci siano i margini per tentare una mediazione più ampia, che tuteli entrambe le parti, e che sia arrivato il momento di lavorarci seriamente. Sia chiaro: da Sindaco sono come sempre disponibile a fare la mia parte. Ma l’accordo devono trovarlo loro.
Al di là delle bugie di chi si muove soltanto se ci sono i fotografi il Comune non ha nessun ruolo diretto nella causa fra i due soggetti. E non potrebbe averlo, perché si tratta di una causa fra privati.
Il consigliere Aldo De Angelis (da qualche settimana del PD), improvvisato Leonida “de noantri”, è stato per tre anni Presidente della Commissione Urbanistica e in questi tre anni ha contrastato l’approvazione del nuovo Piano di Utilizzo degli Arenili che avrebbe potuto rappresentare una tutela maggiore per gli stabilimenti balneari, nonché una richiesta che loro facevano da anni.
Certo, una domanda mi sorge spontanea, e forse non soltanto a me: come mai oggi, dopo un silenzio assoluto durato ben tre anni su Campo di Mare, dopo aver visto tutti gli atti in anteprima per anni (in quanto Presidente della Commissione Urbanistica) e non aver mai proferito al riguardo una sola parola, dopo aver mantenuto una specifica posizione sul nuovo Piano di Utilizzo degli Arenili, il consigliere Aldo De Angelis è diventato di colpo il guerriero spartano che difende con la lancia e con lo scudo gli stabilimenti?
A volte l’avvicinarsi delle elezioni fa cambiare le idee. Ma le persone, si sa, non cambiano altrettanto facilmente.”
Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri