“Il modello di assistenza per il diabete della Regione Lazio è vincente”, lo dice Teresa Petrangolini, consigliere regionale del Lazio, gruppo PD, e componente della Commissione Politiche sociali e salute.
“Il tasso di ospedalizzazione per diabete non controllato e con complicanze – spiega Petrangolini – colloca la Regione Lazio nella parte medio alta della classifica delle regioni italiane. Il fattore chiave di questo risultato è l’attenzione alla centralità della persona”.
“Il Lazio – continua Petrangolini – è una delle prime regioni italiane ad aver adottato il Piano nazionale per le persone con diabete nel 2013. Grazie alla collaborazione tra associazioni di pazienti, Regione e clinici saremo anche tra le prime ad avere – entro l’autunno – un Piano regionale proprio. Il Piano sarà fondato sull’innovazione delle cure, il coinvolgimento del territorio e l’empowerment dei pazienti.
Grazie a questa politica nel Lazio si sono ridotti i ricoveri ospedalieri per i pazienti e si sono ridotte le amputazioni del piede. Questo grande investimento, sia come farmaci che come rete di cure e percorsi terapeutici diagnostici, vale il governo della Regione, è un grande risultato politico perché stiamo evitando a molte persone di soffrire”.
“Inoltre, nella scelta dei dispositivi – aggiunge – alle gare per selezionare l’offerta più bassa, preferiamo un’altra strada: quella di privilegiare la qualità rispetto al prezzo al fine di garantire dei trattamenti personalizzati. In più, ricordiamo che nel Lazio i diabetici stimati sono ben 350mila e il dato è in crescita. Da ciò deriva un enorme impatto – anche economico – sul Servizio sanitario regionale e una sempre più importante consapevolezza che serve investire sull’educazione sanitaria per tutta la popolazione e sulla promozione dell’autocontrollo glicemico dei pazienti. A questo proposito, il Lazio è vicino alle persone con diabete con la scelta della distribuzione dei dispositivi nelle farmacie”.