23 Dicembre, 2024
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Ladispoli: lo sfogo delle forze politiche di Centro-Sinistra

“Ci sentiamo obbligati a prendere la parola, oggi, all’interno di un quadro di ipotesi e illazioni riguardanti Amministrazioni locali, incentrate su aspetti che c’entrano poco con la politica; un quadro che rischia anche di trascinarsi via la possibilità e l’ipotesi di un confronto leale e aperto – per quanto duro e aspro – a cui siamo abituati e che crediamo debba essere al centro del dibattito politico.

Certo, avremmo preferito parlare di altro, alla vigilia di una serie di Consigli Comunali che passano per diversi aspetti della vita della città, a partire dall’iter delle osservazioni al Piano Regolatore Generale, strumento centrale per poter ricominciare a parlare con cognizione di causa di urbanistica. L’esperienza ventennale  delle alleanze del centrosinistra a Ladispoli, in una percorso ogni volta capace di produrre nuove alleanze, fuori e dentro il suo quadro politico originario, capace di immaginare un percorso per una città che si è modificata profondamente, ha indubbiamente rappresentato qualcosa di molto significativo, sia sul piano politico che su quello amministrativo. Da un lato affrontando senza improvvisazione problemi che la città si è trovata a dover dirimere in un passaggio molto delicato della sua crescita, come peraltro accade a diverse città della periferia di grandi metropoli: a partire dal numero degli abitanti, per arrivare alla necessità di servizi che sono esponenzialmente cresciuti e che, di certo, hanno richiesto un grande impegno, non scevro di critiche, da ogni punto di vista. Ciò ha comportato investimenti importanti e significativi in termini di riqualificazione, a partire dall’edilizia scolastica, all’apertura di spazi d’aggregazione mai esistiti in precedenza (Polifunzionale, Sala Rossellini, Centro d’Arte e Cultura); da un’attenzione particolare allo sport, passando per la raccolta differenziata (attualmente arrivata a coprire il 70%) fino alla centralità, mantenuta malgrado gli ingenti e dolorosi tagli, alla spesa sociale, che resta tra le più significative del territorio. Tutto questo senza dimenticare temi di rilievo, come ad esempio la gestione integralmente pubblica del servizio idrico integrato, che la sensibilità delle nostre amministrazioni continua a sostenere, malgrado altri organi di governo vogliano decidere in tutt’altra direzione.

Di questo la città ha avuto necessità, in un passaggio che ne ha fatto una delle realtà più significative della cintura romana, in un quadro mutevole che ha comportato continue rimodulazioni sempre più necessarie proprio in base ad una evoluzione rapida e che ci ha messo continuamente di fronte a nuove sfide. E di nuove sfide vorremmo parlare nel presente, pronti a concretizzare, seppur nella drammatica realtà della crisi che investe il privato quanto gli enti locali, obiettivi di programma, restituendo smalto e respiro ad un’esperienza che può ancora costruire progetti credibili per Ladispoli. Esprimiamo tuttavia la nostra preoccupazione per una campagna elettorale prematura, lanciata con i presupposti che vediamo quotidianamente su social network e stampa, e che sembra solo distinguersi per giocare su un terreno propagandistico, confusionario, che cerca di mescolare questioni ben diverse e altre, rispetto ai temi che dovrebbero riguardare la programmazione futura di Ladispoli; non ultima la questione aperta dallo scoop di un sito, con a capo una persona che non sembrerebbe, a quanto si legge, immune da una certa abitudine e che andrebbe preso – lasciando lavorare serenamente la Magistratura – con molta prudenza.

Dentro a questo quadro riteniamo che la propaganda dell’offesa gratuita, della condanna forcaiola, del gossip introdotto nell’agone della politica, sia dannosa per il futuro della città e completamente inconsistente nella ricostruzione di una connessione con i cittadini. L’introduzione di “patenti di moralità” sembra riguardare epoche in cui i processi sommari (dalla caccia alle streghe al maccartismo) non hanno restituito nulla sul piano del miglioramento sociale, se non garantire linfa a nuovi poteri, dettati dal rancore e dal bisogno voujeristico di indagare le vite e le scelte di chi li ha preceduti,  sostituendo la politica ad un tribunale di piazza in cui molto spesso la colpevolezza è data più dall’esposizione mediatica dei singoli che dai contenuti.

Ci sentiamo dunque di governare questo passaggio, consolidando il rapporto con quelle realtà che ritengono necessario il governo della città, capaci di coniugare questa fase e il futuro, che di certo non ha bisogno di esperimenti ed improvvisazioni che cittadini del litorale stanno già verificando, come nel caso di Comuni, che ormai si distinguono per lo più per far pagare tasse alte.E’ inaccettabile che si scelga di giocare una partita importante, come quella del governo della città, muovendo sulla strumentalità di questioni che poco hanno a che vedere con lo stesso confronto politico, trasformando lo spazio pubblico in una perenne arena.”

 Pd – Ladispoli Città – Patto per Ladispoli – Italia dei Valori – Sel –  Gruppo Autonomo Fargnoli

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