Nella Maremma Laziale quella dedicata all’Olivo è la festa dell’anno per eccellenza: non potrebbe essere altrimenti, perché l’olio che si produce da tempo immemorabile è fra i più rinomati dell’intero Stivale! Quello tra Canino, antico paese in provincia di Viterbo, e il suo prodotto di punta, è un legame che affonda le proprie radici in antiche ricette tramandate di padre in figlio, in tradizioni culturali millenarie e in un’economia che si basa ancora in gran parte sulla spremitura delle olive. E così anche quest’anno, il 28 e 29 novembre e ancora dal 5 all’8 dicembre, le degustazioni del prelibato olio extravergine novello locale saranno al centro della 55esima edizione della Sagra dell’Olivo. Un evento che negli anni si è fatto sempre più ricco proponendo anche visite ai frantoi, convegni, rievocazioni storiche, mostre e spettacoli teatrali; e ancora conferenze a tema, eventi sportivi, mercatini di artigianato e prodotti tipici, appuntamenti per i più piccoli e divertenti gare folcloristiche.
I festeggiamenti prenderanno il via il 28 e 29 novembre con le caratteristiche “Cantine aperte”, la tradizionale scampanata di Sant’Andrea per le vie del paese e il “Gran Prix delle Botti del Ducato di Castro”: domenica i Comuni della zona si sfideranno in una divertente corsa nelle vie del centro lungo un percorso che si snoda tra la fontana del Vignola ed il borgo. Poi giusto pochi giorni per ricaricare le batterie, ed ecco dal 5 all’8 dicembre sono in programma altri 4 giorni dedicati a “sua maestà” l’olio extravergine di oliva: sarà possibile conoscerne da vicino il processo di produzione all’interno dei frantoi locali, acquistarlo presso gli stand degli oleifici e gustarlo sulla bruschetta, nel pizzicotto e nel mostacciolo “più grandi del mondo”. Si tornerà poi indietro nel tempo grazie alla Rievocazione Medievale per le vie del centro, all’esposizione delle macchine d’assedio medievali e alla splendida sfilata del Corteo Storico di Canino, prevista domenica 6 dicembre. Martedì 8 sarà invece la volta di trampolieri, mangiafuoco e falconieri e, visto che il Natale si avvicina, dei giochi e intrattenimenti per bambini.
A pochi chilometri dal confine con la Toscana, Canino sorge su dolci rilievi ricoperti di olivi, all’interno di un territorio di grande interesse archeologico e naturalistico. Il centro storico conserva ancora interessanti edifici fatti costruire dalle importanti famiglie che hanno legato nel tempo il proprio nome alla storia del paese, come il palazzo Bonaparte, la fontana Farnesiana e il palazzo del Municipio. Qui infatti nacque Alessandro Farnese – in seguito diventato papa Paolo III – e sempre qui visse e fu sepolto insieme alla famiglia Luciano Bonaparte, il fratello di Napoleone. Ma la storia di Canino ha origini antichissime che risalgono addirittura al periodo etrusco: il paese faceva parte di Vulci e solo più tardi divenne un territorio a se stante, porto sicuro per le popolazioni della zona durante le incursioni dei Saraceni. E così, raggiungere Canino per la Sagra dell’Olivo può costituire una buona occasione per trascorrere qualche ora in più alla scoperta di questo tratto dell’Alto Lazio, visitando la città etrusca di Vulci e le sue Necropoli con oltre 10.000 tombe, il Castello dell’Abbadia e le Terme Apollinari.