22 Novembre, 2024
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Regione Lazio: la Commissione Bilancio rinvia il DEFR all’aula

Il Documento di economia e finanza regionale per il prossimo triennio 2016-2018 è stato rinviato all’Aula del Consiglio regionale con i 123 emendamenti e i 74 subemendamenti presentati in commissione Bilancio. E’ quanto ha stabilito, al termine di una mattinata di schermaglie tra maggioranza e opposizione soprattutto su questioni procedurali, la commissione presieduta da Mauro Buschini (Pd). “È stata presentata una notevole mole di emendamenti e subemendamenti – ha spiegato Buschini nell’illustrare la sua proposta di rinvio all’Aula del provvedimento – Non c’è tempo per esaminarli, perché il Defr è già all’ordine del giorno della seduta consiliare di mercoledì 2 dicembre” (convocata per le ore 10).

 

Al voto in commissione hanno partecipato gli otto commissari di maggioranza, mentre hanno dichiarato la propria non partecipazione i commissari dell’opposizione presenti: Francesco Storace (La Destra), Antonello Aurigemma (Pdl-FI), Valentina Corrado (M5s) e Pietro Sbardella (Gruppo misto). Motivi: dalla contrarietà a non poter discutere gli emendamenti in commissione alle recriminazioni nei confronti della maggioranza sulla programmazione dei lavori dei provvedimenti in ballo in questo periodo (Defr, legge d’attuazione della Delrio, Legge di Stabilità) e alla asserita irregolarità nella procedura di sostituzione del commissario della maggioranza Michele Baldi (Lista Zingaretti) con Gian Paolo Manzella (Pd). Secondo le opposizioni, il presidente del Consiglio regionale, Daniele Leodori, prima di firmare il decreto di sostituzione avrebbe dovuto sentire la conferenza dei capigruppo, come prevede il regolamento dei lavori del Consiglio (art. 14). Nell’esprimere la propria contrarietà al rinvio all’Aula del provvedimento, la consigliera Corrado ha dichiarato che non avrebbe partecipato al voto, “per non avallare una procedura che merita un approfondimento nella capigruppo”. Più dura la dichiarazione di “non voto” di Aurigemma, secondo il quale “per l’ennesima volta la disponibilità dell’opposizione viene insultata e calpestata”.

 

Il Defr 2016 – Anni 2016-2018

 

La proposta di deliberazione consiliare n. 54 del 19 novembre 2015, “Documento di economia e finanza regionale 2016 – Anni 2016- 2018” è stato illustrato in commissione Bilancio la settimana scorsa dall’assessore al ramo,Alessandra Sartore. Propedeutico a tutti i documenti dell’imminente sessione di bilancio, il Defr contiene: l’analisi delle politiche di crescita, del ciclo congiunturale utilizzato per l’elaborazione degli scenari di crescita settoriale regionale per il triennio 2016-2018, gli effetti della programmazione economico-finanziaria nazionale sulle politiche di bilancio e sulle politiche settoriali; l’impatto sulle stime di crescita del Pil delle decisioni di politica economica e fiscale nazionale; gli obiettivi strategici e gli strumenti di politica regionale in campo economico, sociale e territoriale; l’analisi della situazione finanziaria regionale e delle politiche di bilancio che hanno caratterizzato l’azione del governo regionale nel periodo più recente e gli scenari programmatici di medio- lungo periodo.
“Migliora la fiducia delle imprese – ha riferito l’assessore Sartore nel corso del suo intervento – Nel 2015 inoltre è stato rilevato l’arresto della caduta dell’attività economica e nel 2014 l’espansione dell’occupazione nel terziario”. Per quanto riguarda il ciclo di programmazione 2007- 2013 dei fondi strutturali europei, “la quota di investimenti – ha spiegato Sartore – aveva raggiunto, a settembre 2015, oltre l’85% delle risorse programmate (2,167 miliardi)”. Tra i vari punti toccati nel corso della sua relazione, l’assessore ha ricordato i tagli che sono stati operati dal governo sui trasferimenti alle regioni (meno 4,9 mld nel 2016), i positivi effetti dell’irrorazione sul territorio delle risorse per il pagamento dei debiti della Regione (8,7 mld). Le previsioni macroeconomiche per l’economia regionale stimano tassi di crescita del Pil nominale (tendenziale) pari al 2,4 per cento nel 2016, al 2,7 per cento nel 2017 e al 2,9 per cento nel 2018. Migliorato lievemente nel 2015 rispetto al Pil tendenziale, il Pil programmatico nominale, cioè quello derivante dall’azione del governo sia nazionale che regionale, naturalmente crescerà leggermente di più: del 2,4% nel 2016; del 2,9% nel 2017; del 3,0% nel 2018.

L’assessore ha poi riferito che sono in attuazione o avviate 35 azioni cardine con una dotazione finanziaria di 866 milioni. “Parallelamente – ha detto l’assessore – siamo impegnati nella Strategia nazionale per le aree interne per contrastare lo spopolamento di specifiche aree del nostro territorio”.

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