Qualche settimana fa in occasione di un incontro organizzato sulla Legge di Stabilità dal Partito Democratico di Cerveteri, alcuni esponenti del partito hanno polemizzato con il vicesindaco Giuseppe Zito, presente all’iniziativa, sostenendo che io avrei sporto denuncia contro Maurizio Falconi o contro altri esponenti del Partito.
La stessa notizia è circolata a lungo in questi giorni sui social network ed è stata anche riportata dal giornalista Alberto Sava in un articolo apparso sulla rivista L’Ortica.
Per prima cosa voglio smentire categoricamente questa notizia.
Non ho mai sporto denuncia, né querela nei confronti di nessun esponente del Partito Democratico, né ovviamente contro Maurizio Falconi.
Ho avuto già modo di confermare la mia totale estraneità ai fatti sia al Segretario del Partito Democratico Alessandro Gnazi (che mi aveva chiesto notizie sull’argomento), sia all’onorevole del PD Emiliano Minnucci (presente all’iniziativa di cui sopra) e successivamente allo stesso Maurizio Falconi.
Chiedo pertanto a tutte le persone coinvolte a desistere dal mettere in giro voci infondate. In particolar modo, chiedo a chi per professione è addetto alla pubblica informazione, di cominciare a verificare le fonti (attività che in fondo non appare molto complessa, qualora vi fosse la volontà di farlo). Altrimenti si è in presenza di un atto che ha un nome chiaro e distinto: diffamazione. E ciò non è per niente accettabile.
Faccio invece notare che, negli ultimi mesi, lo strumento preferito dal Consigliere Aldo De Angelis, in quota Partito Democratico, sono le lettere egli manda alla Procura della Repubblica: in meno di tre mesi (dal 21 settembre al 7 dicembre) a firma congiunta con il Presidente del Consiglio Salvatore Orsomando (Forza Italia), il Consigliere De Angelis ne ha inviate ben quattro.
La nostra Amministrazione non ha niente da nascondere, quindi le lettere dei due consiglieri non ci preoccupano per niente.
Corre però l’obbligo di informare i cittadini che in quasi quattro anni di governo (prima in maggioranza e da qualche tempo in opposizione) il Consigliere Aldo De Angelis non è stato in grado di produrre nemmeno una lettera (né un appunto, una nota, un suggerimento) contenente una proposta per la nostra città.
Allo stesso tempo sono costretto a chiedermi come sia possibile che il Presidente del Consiglio Salvatore Orsomando perseveri nello scrivere alla Procura e a contestare in Aula gli atti messi all’ordine del Giorno da lui stesso (in quanto Presidente), mentre continua imperterrito a voler sedere sulla poltrona di Presidente del Consiglio Comunale (incarico per il quale, è bene ricordarlo ai cittadini, è prevista una indennità economica pari a quella di un Assessore).
Ma la coerenza, si sa, non è certo una qualità diffusa tra i politicanti.
Certo se le stesse energie passate a scrivere lettere, interrogazioni e richieste di accesso agli atti continui fossero impiegate per risolvere anche soltanto uno dei tanti problemi della nostra città, forse Cerveteri e i suoi Cittadini gliene sarebbero grati. Ma, come diceva sempre una mia professoressa: chi sa fare, fa, mentre chi non sa fare deve trovare altre strade.
Sempre sul tema denunce vorrei raccontare un ultimo episodio. Alcune settimana fa sono stato chiamato da un ispettore della Polizia di Stato presso la Procura di Civitavecchia come persona informata sui fatti. Da quanto ho capito (essendo in corso un’indagine non tutte le carte sono messe a disposizione) qualcuno avrebbe fatto un esposto o una denuncia sui presunti ostacoli che il Comune di Cerveteri avrebbe creato per l’organizzazione della Festa dell’Unità.
Un’altra delle tante bugie.
Quest’anno, però, i dipendenti del Comune di Cerveteri, su mia esplicita richiesta hanno mantenuto traccia scritta di tutti i contatti, delle e-mail, delle lettere scambiate con gli organizzatori della Festa (principalmente proprio con Maurizio Falconi); documenti che dimostrano in modo incontrovertibile che il Comune aveva autorizzato l’iniziativa nei tempi e nei modi giusti.
Questo è proprio quello che ho detto all’ispettore, portando copia di tutti i documenti collegati.
A questo punto è legittimo chiedersi chi siano gli autori di questa assurda denuncia, e chiedo loro a farsi avanti con coraggio e trasparenza. Sarebbe davvero interessante scoprire che chi mi accusa falsamente di averlo denunciato, fosse poi l’autore di una denuncia contro di me.
P.S.: faccio notare che quando si contestano le procedure amministrative, sotto indagine non finiscono mai i politici e gli amministratori (che hanno responsabilità di indirizzo), ma i Dipendenti comunali. Sarebbe invece auspicabile che le diatribe politiche si risolvessero nelle sedi opportune, senza coinvolgere chi ogni mattina si alza per venire a lavorare in Comune, svolgendo con dedizione e passione il proprio lavoro al servizio della collettività. Ai nostri dipendenti, spesso coinvolti in polemiche politiche di bassissimo livello, va tutta la mia solidarietà e un ringraziamento per il lavoro instancabile che fanno tutti i giorni.
Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri