16 Luglio, 2024
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Giubileo: la comunità Silvestrina festeggia il Santo fondatore e partecipa all’apertura della Porta Santa

Dopo il momento di gioia vissuto dalla Comunità Monastica di Bassano Romano, sabato 14 novembre scorso, per l’emissione dei voti di povertà, castità e obbedienza di Don Maurizio Bisignani, che ha pronunciato il suo sì perpetuo a seguire Cristo nella pienezza della sua consacrazione monastica, il Monastero Silvestrino, giovedì 26 novembre, si è ritrovato in festa per celebrare l’annuale ricorrenza liturgica del suo Fondatore, il santo Abate Silvestro.

Ancora una volta il maestoso tempio del colle di San Vincenzo, Santuario del Santo Volto di Gesù, ha accolto numerosi fedeli, venuti ad unirsi ai monaci nella particolare circostanza, culminata nella concelebrazione eucaristica. A fare gli onori di casa, anche quest’anno, il Padre Priore, Don Cleto Tuderti, che ha rivolto parole di saluto a tutti i presenti. Speciali espressioni di ringraziamento le ha rivolte a S.E. Mons. Giovanni D’Ercole, Vescovo di Ascoli Piceno, per aver accolto l’invito a presiedere la cerimonia, manifestando nel concreto la sua personale vicinanza alla comunità monastica. Alla concelebrazione eucaristica, resa solenne dalle polifonie eseguite da Center Chorus di Bassano Romano, diretto dal Maestro Ennio Francesconi, erano presenti, insieme ai Monaci, il Parroco di Capranica, Don Antonio Paglia, il Parroco di Bassano Romano, Don Giuliano Alessi, il Parroco di Sutri, Don Fernando Josè Cruz. Nella navata gremita di fedeli, in prima fila, hanno preso posto: il Sindaco di Bassano Romano, Angela Bettucci, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Ronciglione, Dott. Carlo Scotti, il Maresciallo della locale Stazione dei Carabinieri, Andrea De Fusco, il Presidente dell’Università Agraria di Bassano Romano, Trento Quaglia. Particolarmente dirette e toccanti, all’omelia, le parole di Mons. D’Ercole nel ripercorrere le tappe e i tratti peculiari della vicenda umana e del carisma di santità dell’Abate San Silvestro, Padre dei Silvestrini. Il Presule ha rimarcato con toni sentiti due forti messaggi lasciati dal Santo Fondatore: l’importanza del silenzio e il valore dello spirito di povertà nella ricerca dell’incontro con Dio. “In una condizione di intimo silenzio – si è soffermato a evidenziare il Vescovo – l’uomo si unisce pienamente a Dio se riesce a distaccarsi dalla passione per i beni materiali, dalle tentazioni del denaro. Diversamente è difficile per lui trovare la pace.

L’uomo non può fare a meno di Dio, perchè Dio è la sola, grande ricchezza”. Il momento di festa si è concluso con i rinnovati indirizzi di ringraziamento rivolti dal Priore del Monastero, Don Tuderti, che ha voluto dare a tutti un caloroso arrivederci al 20 dicembre prossimo, quando verrà benedetta e aperta solennemente dal Vescovo diocesano, Mons. Romano Rossi, la Porta Santa del Santuario del Santo Volto di Bassano Romano, in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia. Un importante appuntamento, che permetterà di ricevere il beneficio dell’Indulgenza Plenaria ai numerosi pellegrini che visiteranno questo santo luogo, dove si manifesta la forza del Volto sofferente di Gesù, che è la sublime Icona della Misericordia. Un Volto che ciascuno è chiamato a contemplare nello spirito dell’esortazione indirizzata da Papa Francesco durante il suo messaggio pronunciato nella sua recente visita a Firenze: “Guardando il suo Volto che cosa vediamo? Innanzitutto il volto di un Dio «svuotato», di un Dio che ha assunto la condizione di servo, umiliato e obbediente fino alla morte. Il Volto di Gesù è simile a quello di tanti nostri fratelli umiliati, resi schiavi, svuotati. Dio ha assunto il loro volto. E quel volto ci guarda”. Il Santo Padre ha proseguito con accento vibrato: “Se non ci abbassiamo non potremo vedere il suo Volto. Non vedremo nulla della sua pienezza se non accettiamo che Dio si è svuotato. E quindi non capiremo nulla dell’umanesimo cristiano e le nostre parole saranno belle, colte, raffinate, ma non saranno parole di fede. Saranno parole che risuonano a vuoto”. Tutta Bassano è in fermento per lo storico evento. Nel corso dell’intero Anno Giubilare i numerosi fedeli che saliranno sul Colle di San Vincenzo, vera oasi di pace, potranno gustare i frutti della Riconciliazione con Dio e il calore e la premurosa attenzione della Comunità monastica silvestrina, sempre pronta ad accogliere tutti.

Angelo Bianchini

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