9 Novembre, 2024
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Civitavecchia, Bagnano (M5S): “Chiarezza sulla vicenda Enel”

Civitavecchia, anno 2003, centrale Enel riconvertita a carbone col placet di un sindaco targato Forza Italia.
Dal 2003, 90 milioni di euro iniettati nel bilancio.
La città doveva avere le strade lastricate d’oro e invece quando il M5S nel 2014 entra in Comune trova soltanto macerie: bilancio in passivo di 11 milioni di euro,spesa corrente fuori controllo, partecipate-carrozzoni, stesso film di tutti i Comuni dissestati ereditati dal Movimento in tutta Italia.
Risale al 2008, poi, un accordo in 12 punti sottoscritto con l’Enel dal Comune ad opera della giunta dell’ex presidente dell Autorità portuale Gianni Moscherini; dei 12 punti,due rimarranno lettera morta fino al 2014.
    Un contratto che per definizione è un vincolo e che un’Amministrazione non può permettersi di chiudere in un cassetto solo perché siglato da altri o perché non di proprio gradimento. E così l’amministrazione cinquestelle chiede ad Enel di adempiere ai due punti del contratto rimasti lettera morta: pagamento di un importo aggiuntivo sull’imposta ICI (oggi IMU) e realizzazione di un investimento sul territorio basato sulle energie rinnovabili. Il primo punto viene dunque onorato per intero ed il secondo, giudicato non attuabile dalla Società, viene sostituito con un progetto di smart city ed il pagamento di 10 milioni di royalty così come previsto nell’accordo originario. E questo ha fatto la giunta su mandato della maggioranza: ha ottenuto da Enel il dovuto semplicemente leggendo un contratto, cosa che avrebbero potuto fare agevolmente anche le precedenti amministrazioni… Se lo avessero voluto e ne fossero state capaci. E il M5S a Civitavecchia lo ha fatto mettendo nero su bianco con un atto di giunta, l’organo preposto alla sottoscrizione di tali accordi. Non solo: date certe e vincolanti e non più impegni temporalmente generici, un anno di tempo per il progetto di smart city e versamento quota aggiuntiva IMU da onorare al 15 dicembre, come ogni cittadino che paga l’imposta comunale.
    La giunta PD (2012-2013) invece, come recita una relazione di un centinaio di pagine della Corte dei Conti, si era fatta versare senza titolo giuridico ben 17 milioni di euro, ad oggi configurabili come ingiusto arricchimento e che dovranno essere parzialmente restituiti.
    Si chiude così il capitolo degli accordi che hanno visto monetizzare da parte dell’amministrazione PD addirittura le compensazioni ambientali previste nella riconversione a tutela della salute di un territorio pesantemente compromesso. Si chiude così la possibilità di barattare ancora la salute con i soldi. Le questioni ambientali l’Amministrazione le ha trattate con il ministero competente e non sono state oggetto di trattativa nella modifica del contratto del 2008 perché ambiente (leggi salute) e denaro non possono andare insieme. C’è una pietra tombale sulla commistione malata “soldi Enel a bilancio – tenuta dei conti del Comune”.
    Civitavecchia ha fatto pulizia nei conti e nella classe politica, la stessa che ieri governo, oggi opposizione, invece di festeggiare un Comune disintossicato, si mangia le mani con le accuse più ridicole e fantasiose, aspettando un 2019 ancora molto lontano.

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