La Palestina di 2000 anni fa rivivrà nel Parco Archeologico di un’antichissima Necropoli etrusco-romana: è la magia del Presepe Vivente di Sutri, gioiello della Tuscia Viterbese che ogni anno ripropone una delle più suggestive rivisitazioni della Sacra Natività, unico in Italia per la sua particolare ambientazione. L’1, 2, 3 e 6 gennaio, le antiche tombe rupestri che sorgono proprio davanti alla via Cassia, sapientemente illuminate con fiaccole romane, saranno il teatro naturale nel quale saranno allestiti i quadri di vita quotidiana della Palestina di allora.
Per tutto il percorso che si snoda dall’Anfiteatro Romano fino al Mitreo, i visitatori potranno ammirare figuranti in costume d’epoca, donne, uomini e bambini intenti svolgere i lavori e i giochi quotidiani, guardie romane con il loro accampamento e personaggi in continuo movimento che li coinvolgeranno in un viaggio affascinante; sarà davvero difficile restare impassibili davanti alle tombe e alle grotte adibite ad antiche abitazioni, mentre una piacevole musica di sottofondo accompagnerà i fabbri che lavorano il ferro, i soldati romani e i fornai intenti a cuocere il pane. Il 6 gennaio, poi, ci sarà il tanto atteso arrivo alla Grotta dei Magi, che raggiungeranno la Capanna della Natività partendo dalla Cattedrale di Sutri.
Già, assistere al Presepe Vivente può costituire una buona occasione per andare alla scoperta dei gioielli della cittadina in provincia di Viterbo, partendo proprio dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta con la sua splendida cripta di epoca longobarda, senza dimenticare la Chiesa Templare di Santa Maria del Tempio, risalente alla metà del 1200 e utilizzata come tappa nel cammino sull’antica via Francigena che dalla Cattedrale di Canterbury portava a Roma. Vero e proprio cuscinetto geografico tra l’Etruria a Nord e a Ovest, l’Agro Falisco a Est e Roma a Sud, Sutri sorge su un alto sperone tufaceo che domina, oggi come ieri, la via Cassia: una posizione strategica che l’ha resa nei secoli snodo fondamentale per lo sviluppo della civiltà etrusca prima, e di quella romana poi. Un passato glorioso che, come per magia, tornerà a rivivere in occasione del Presepe Vivente.